Negli ultimi anni il Duomo di Milano, uno dei simboli della città. Ma questo necessita sempre attenzione a causa dell’inquinamento
Il Duomo di Milano è una delle cattedrali più famose del mondo ed è un’icona della città di Milano, in Italia. La sua costruzione iniziò nel 1386, sotto il regno di Gian Galeazzo Visconti, ma la cattedrale non fu completata fino al 1800. La costruzione del Duomo ha richiesto l’impiego di molte persone, architetti e artisti per centinaia di anni. Il design originale del Duomo era gotico, ma durante la sua costruzione, il Rinascimento ha influenzato la sua architettura e l’ha reso un’opera d’arte unica.
La cattedrale ha subito numerosi interventi di restauro e ampliamento nel corso dei secoli. Nel XVIII secolo fu aggiunta la facciata barocca, mentre nel XIX secolo furono aggiunti i dettagli in stile neogotico come le guglie e le statue sulla facciata. Oggi il Duomo di Milano è una meta turistica molto frequentata. La sua struttura è stata restaurata e conservata con cura, ed è possibile salire sulla terrazza per ammirare la vista sulla città. Ma perché il Duomo necessita di pulizie e restauri costanti. Uno dei colpevoli di questa manutenzione è l’inquinamento di Milano.
Duomo di Milano i restauri figli dell’inquinamento
La cattedrale del Duomo di Milano, che rappresenta il simbolo più importante della città, richiede lavori di manutenzione costanti da più di 600 anni, anche se pochi lo sanno. Il cantiere aperto nel 1386 non si è mai chiuso a causa della fragilità del marmo utilizzato per realizzare i suoi oltre 3400 elementi decorativi, come intagli, pinnacoli, statue e altre decorazioni, che sono anche notevolmente belli e rari.
Il Duomo di Milano è celebre per l’utilizzo del marmo di Candoglia, facilmente riconoscibile per il suo colore rosa-grigiastro distintivo. Tale pietra pregiata viene estratta a Mergozzo, in prossimità del lago Maggiore, ed è apprezzata per le sue caratteristiche fisiche e chimiche uniche che conferiscono alla cattedrale un aspetto iconico. Tuttavia, nonostante la sua bellezza, il marmo è notoriamente fragile e soggetto a rotture.
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Oltre alla sua fragilità naturale, il Duomo è minacciato anche dal cambiamento climatico e dall’inquinamento atmosferico. Le temperature estive record a Milano hanno infatti messo a dura prova il marmo della cattedrale, creando sbalzi di temperatura tra le parti in ombra e quelle esposte al sole.
Anche l’aria inquinata costituisce un grave danno per il marmo: gli ossidi di azoto e l’anidride solforosa formano una patina scura sulla pietra bianca, simile al tartaro sui denti. Per far fronte ai costi elevati associati alle operazioni di conservazione e restauro, si stanno intraprendendo diverse iniziative per aumentare il contributo finanziario dei privati.