L’incidente è accaduto nell’Herfordshire, in Inghilterra, dove, durante i lavori nel giardino di una casa, è stato rinvenuto uno strano pezzo di argilla.
Durante degli scavi nell’Hertfordshire, in Inghilterra, gli operai si sono imbattuti in un ritrovamento incredibile. Proprio all’interno di una vasca ricolma di fango, hanno ritrovato uno strano pezzo di argilla, una palla di fango che ha subito destato in loro qualche dubbio. È accaduto l’ultimo giorno di lavoro, e i muratori sono rimasti senz’altro sorpresi.
Di che cosa si è trattato? La palla di argilla ha destato subito l’attenzione degli operai, dopo che questi avevano sigillato l’intero cantiere con assi di legno e buche, per le fondamenta, ed erano andati in pausa per il weekend. Evidentemente, questa strana palla di fango era rotolata giù in una fossa, rischiando di essere poi sommersa dal cemento. Per fortuna, uno degli operai si è accorto della stranezza.
Lo strano pezzo di argilla rinvenuto durante dei lavori in Inghilterra
Gli operai sono accorsi, curiosi, per lo strano ritrovamento. Ci hanno messo qualche minuto prima di capire di cosa si trattasse, per poi giungere alla soluzione, soltanto dopo averlo lavato con il tubo dell’acqua. Si è trattato di un riccio adulto, rimasto imprigionato nel fango. L’argilla si è solidificato attorno al suo corpo, impedendogli ogni movimento. Per l’animale, non ci sarebbe stato scampo, se non fosse intervenuto l’operaio.
A guardare lo strato di fango che aveva interamente ricoperto il povero riccio, si stima che l’animale sia rimasto intrappolato per giorni. A un certo punto, i costruttori hanno contattato un’organizzazione londinese per la tutela degli animali. I volontari sono subito partiti per prelevare il riccio e portarlo in salvo. Piano piano, al riccio è stata tolta tutta l’argilla, che si era insinuata sotto ogni aculeo.
La salvezza del povero riccio, diventato una palla di argilla
Fortunatamente, i volontari dell’associazione sono riusciti a pulire il riccio, eliminando tutto il fango solidificato sul suo corpo. Il riccio sarebbe potuto morire a breve, soffocato dal fango e congelato dalle temperature. Una volta lavato e riscaldato, è tornato in salute. Ci è voluto parecchio tempo affinché riavesse l’uso degli arti, congelati e immobilizzati. Il riccio si è rimesso nel giro di pochi giorni, e così è stato rilasciato in natura, nel suo habitat.
Ha pagato quasi con la vita la sua curiosità, ma è andata bene, questa volta. Purtroppo, i ricci sono animali molto fragili, la cui vita è messa a repentaglio da molteplici fattori. Prima di tutto, sono investiti spesso dalle automobili, sbucando sui cigli delle strade. In secondo luogo, a causa del caldo estremo sempre più pressante sul pianeta, aumentano le malattie parassitarie, che hanno decimato migliaia di esemplari.
In terzo luogo, questi poveri animali finiscono spesso per essere accidentalmente uccisi proprio per via dei lavori di scavi, con la rimozione delle loro tane, o per altri incidenti domestici. Dal 2000 ad oggi, il numero di esemplari in totale è calato del 70%, una situazione drammatica, che mette a rischio sopravvivenza l’intera specie. In Inghilterra, poi, c’è la situazione peggiore, con un’estinzione di massa, tanto che negli ultimi 50 anni, la popolazione di ricci è scesa da 30 milioni a meno di un milione.