I padroni dei cani tanti volte decidono di stipulare un’assicurazione per i loro pelosetti. Ma questa è obbligatoria?
Quando si decide di adottare o comprare un cane, uno dei primi pensieri riguarda l’acquisto di tutto il necessario. Non possono mancare dunque cuccia, ciotole, giochi, cibo, trasportini, coperta. Non devono poi mancare collare, medaglietta (obbligatoria per legge), guinzaglio. Spese decisamente importanti a quali aggiungere, nei migliori dei casi, vaccini e chip.
Ma uno dei dubbi che assalgono i futuri proprietari riguarda l’assicurazione. Ovvero una protezione economica sia in vista di possibili malattie ma anche in casi di possibili attacchi, subìti o dati, nei confronti di altri animali o persone. Ma questa è obbligatoria? Cosa dice la legge a riguardo?
Assicurazione per i cani cosa dice la legge?
Per affrontare questo argomento bisogna partire da un’ordinanza del Ministero della Salute del dicembre 2006 intitolata “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani” che ha introdotto delle ferree regole per provare quello che sembrava essere un fenomeno dilagante. Ovvero le morsicature e le aggressione dei cani. L’ordinanza introdusse la famigerata lista nera, ovvero l’elenco di razze considerate pericolose per natura, come l’American Bulldog, il Can pastore del Caucaso, il Dogo Argentino, il Pitbull e il Rottweiler.
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A seguito di questo documento, i proprietari di questi cani avevano l’obbligo di indossare, quando fossero in vie o luoghi aperti al pubblici e nei luoghi e nei mezzi di trasporto pubblici, museruola e il guinzaglio. Ma non solo perché questi avevano l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile per danni conto terzi.
La black list ha però avuto vita breve: appena 3 anni. Merito, soprattutto, delle polemiche sollevate dall’ENCI e dalle associazioni veterinarie che rivelarono come questa lista non avesse fondamenti scientifici sulla correlazione della pericolosità e alcune razze canine. E il 3 marzo 2009 tramite l’Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani, questa fu cancellata. E con lei, seppur parzialmente, anche l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi.
Infatti con l’attuale normativa in vigore è previsto che “a seguito di morsicatura o aggressione (da parte di un cane) i servizi veterinari attivano un percorso mirato all’accertamento delle condizioni psicofisiche dell’animale e della corretta gestione da parte del proprietario“. Per poi aggiungere che se i veterinari dovessero rilevare un rischio elevato, sono loro stessi a stabilire le misure di prevenzione e “la necessità di una valutazione comportamentale e di un eventuale intervento terapeutico da parte di medici veterinari esperti in comportamento animale“. Tutto ciò poi comporta, sempre per legge, a detenere un registro aggiornata dei dichiarati a rischio elevato di aggressività.
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Ma c’è dell’altro perché l’ordinanza obbliga i padroni dei cani finiti in questo registro a stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile per i danni causati dal proprio cane, che dovrà mantenere, come con la prima ordinanza del 2006, guinzaglio e museruola.