La leggenda di Bigfoot ha sempre affascinato milioni di persone. Ma ora la scienza ha svelato la verità su di lui. Incredibile
Secondo la leggenda di Bigfoot sarebbe una creatura alta e coperta di pelo che vive nei boschi del Nord America. Non ci sono prove concrete dell’esistenza di Bigfoot, ma molte persone affermano di averlo visto o sentito. Avvistamenti sono spesso basati su testimonianze oculari, suoni e tracce lasciate nella natura.
Tuttavia, non ci sono prove concrete che dimostrino l’esistenza di Bigfoot, e molte persone ritengono che queste segnalazioni siano frutto di allucinazioni o inganni. La scienza non riconosce Bigfoot come una specie animale esistente, ma la leggenda continua ad essere popolare e a suscitare molto interesse. Anzi, come per il mostro di Lockness, Nessy, ora la scienza prova a spiegarne l’origine.
La scienza è sicura: questi sono i Bigfoot
Per capire cosa siano realmente i Bigfoot, Floe Floxon, uno scienziato, ha iniziato una vera e propria ricerca in base ai tanti (presunti) avvistamenti. Questi, infatti, sono avvenuti sempre in grandi foreste nell’angolo nord-occidentale degli Stati Uniti d’America. Ovvero zone popolate da moltissimi animali come alci, bisonti, aquile ma soprattutto orsi neri americani.
Quest’ultimi sono soliti muoversi carponi, ma in alcuni momenti questi tendono ad alzarsi e muoversi solo con le zampe posteriori. Un movimento che serve soprattutto per avere una visione più ampia mentre cercano cibo. E quando sono in piedi assomigliano, soprattutto da lontano a grandi esseri umani pelosi. Un po’ come il compagno di viaggio di Ian Solo in Guerre Stellari Chewbecca a bordo del Millenium Falcon.
Già 18 anni fa un altro scienziato aveva avviato lo stesso studio confrontando le segnalazioni di Bigfoot con quelle delle presenze degli orsi. E nel 2009 fu creato un documento che soprapponeva gli avvistamenti e gli orsi. Entrambe le ricerche, dunque, andavano verso la stessa conclusione: BigFoot è un orso nero in piedi.
E partendo da questi precedenti studi Foxon ha esteso l’analisi in tutte quelle zone del Canada e degli Stati Uniti dove uomini e rosi vivono insieme. A facilitare il lavoro i dati fornitigli dalla Bigfoot Field Researchers Organization. Questa infatti gli ha fornito un vero e proprio database geografico con i resoconti dei testimoni dal 1900 in poi.
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Lo scienziato ha successivamente svolto altre ricerche. Su tutte quelle che gli hanno fatto confrontare i dati sulla densità di popolazione degli esseri umani, dell’orso e della loro diffusione. Il risultato? Secondo Foxon ogni avvistamento non sarebbero altro che questi grandi animali non identificati o riconosciuti. La conclusione dello scienziato è dunque una: “qualora si dovesse avvistare un bigfoot, potrebbero esserci molti orsi nei paraggi”.