A Merano c’è invece l’appuntamento con lo Yoga Festival. Da non dimenticare è la campagna “A Billion Acts of Green“: l’obiettivo è quello di spingere quante più persone possibili a compiere nella loro vita quotidiana qualche azione che possa contribuire alla sostenibilità ambientale.
Già sul sito dell’Earth Day Network sono state registrate milioni di iniziative e si tenta di raggiungere un miliardo di azioni ecocompatibili da presentare in occasione del summit mondiale, che si svolgerà dal 20 al 22 giugno 2012 a Rio de Janeiro.
Nel corso del summit si cercherà di fare in modo che i vari governi stabiliscano degli obiettivi comuni per favorire lo sviluppo sostenibile e per tutelare l’ambiente. Già queste azioni verdi rappresentano il punto di partenza, per poter pensare a qualcosa di molto più incisivo a favore di un basso impatto ambientale.
L’Earth Day 2012 ha il suo evento di punta a Napoli, un concerto di grande valore simbolico, che vuole dimostrare come questa città, più volte colpita dall’emergenza rifiuti, sappia impegnarsi per fare molto meglio.
Anche la musica si mobilita per il Pianeta Terra
L’Earth Day, la festa del nostro Pianeta Terra, si celebra ormai da molti anni in oltre 175 Paesi. Anche se tale ricorrenza prosegue sin dal 1970, in Italia è diventata tale solo nel 2007, in un momento in cui si potevano percepire tutte le potenzialità (ma anche i rischi) della globalizzazione. Quest’anno è il 22 aprile il giorno concordato per festeggiare il Pianeta, giorno in cui anche l’arte si inchina e si presta per la causa della tutela ambientale e del rispetto della natura. In Italia questo avverrà al PalaPaternope, in un evento speciale condotto da Serena Dandini. Gli artisti partecipanti all’incontro sono quelli che aderiscono al Rezophonic, un progetto che dal 2006 si è impegnato nel finanziare i pozzi d’acqua in una regione tra il Kenya e la Tanzania.
Sono nomi illustri quelli che anche da noi si presteranno a Napoli domenica 22 aprile per sventolare la bandiera della sostenibilità ambientale: è il caso di Enrico Ruggeri, Roy Paci, Marco de Le Vibrazioni e Pier Ferrantini dei Velvet, solo per fare qualche esempio.
Nella capitale partenopea ci saranno persino il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini e il sindaco Luigi De Magistris come partecipanti attivi di questo progetto, che sarà un vero e proprio concerto a impatto zero. I 26000 kg di emissioni di anidride carbonica che saranno realizzati, infatti, saranno compensati grazie all’acquisto di crediti di carbonico. L’evento sarà possibile seguirlo direttamente live on-line, facendolo diventare anche uno spettacolo a chilometro zero.
Sicuramente la scelta della città non è casuale: dopo l’emergenza rifiuti di Napoli più e più volte sottolineata e i molti problemi dell’ambiente che si è trovata ad affrontare, l’aver scelto quest’area come il punto di riferimento italiano per festeggiare l’Earth Day è un punto di forza che si spera possa spingere lo sviluppo sostenibile della città e del territorio circostante. Sul nostro palco sarà presente come ospite interazionale Anggun, ambasciatrice di origine indonesiana di Buona Volontà della Fao, con particolare interesse soprattutto per l’area distrutta dallo tsunami indonesiano. Sarà questo il modo di coniugare l’intrattenimento, lo spettacolo e il divertimento con tematiche più profonde come quelle della migliore gestione del territorio e del rispetto dell’ambiente? La speranza e l’obiettivo sono esattamente questi, e il coinvolgimento di molti artisti anche molto famosi è di buon auspicio affinché questi desideri diventino realtà.
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