Oggi, mercoledì 2 Agosto 2023, abbiamo ufficialmente terminato le risorse annuali della Terra: questo infausto giorno è soprannominato dagli esperti di settore “Earth Overshoot Day”.
È estate, tempo di viaggi. Immaginate dunque di fare una vacanza all’estero in un hotel 5 stelle, con qualsiasi comfort, con ogni escursione inclusa. Ciò svuoterà del tutto il vostro conto bancario. Dovrete dunque vivere tutto il resto dell’anno in costante debito. Questo è effettivamente ciò che succede alla Terra quest’oggi, mercoledì 2 Agosto 2023. Il pianeta infatti ha esaurito le risorse disponibili per quest’annata.
In gergo tecnico si chiama “Earth Overshoot Day” e starebbe a significare “Giorno in cui la Terra oltrepassa i suoi limiti“. La giornata viene scelta annualmente dalla Global Footprint Network, la quale si basa sull’impronta di carbonio di ogni paese esistente. La data è semplicemente fornita dal rapporto tra la biocapacità del pianeta, ovvero la totalità delle risorse che il globo può produrre in un anno, e l’impronta ecologica dell’umanità, ossia la richiesta di queste risorse. Moltiplicando il risultato della divisione per 365 giorni, esce la data in cui terminiamo le disponibilità terrestri.
Non può essere una consolazione il fatto che l’Earth Overshoot Day, quest’anno sia stato posticipato di qualche giorno rispetto al 2022 (28 Luglio). Possiamo e dobbiamo fare di più, soprattutto se andiamo a considerare il trend delle ultime decadi. Da circa il 2010 infatti si registra un appiattimento di questa data che va a stanziarsi tra Luglio ed Agosto.
Dobbiamo tornare fino al 1970 per trovare l’anno in cui l’Overshoot Day si verificava intorno a fine Dicembre. Bisogna dunque vedere questa problematica in ottica crisi climatica per riscontrarne la criticità. Andando ad utilizzare sempre più combustibile fossile stiamo facendo sprofondare il mondo verso un abisso da cui difficilmente riuscirà ad emergere.
Proprio in questa giornata si sta espandendo a dismisura sui social l’hashtag #Movethedate (traduzione “Spostiamo la data) al fine di coinvolgere sempre più persone per sottoporre la questione ai vari stati. Ma come si può calare l’utilizzo delle risorse terrestri? L’elenco è assai lungo e concerne la produzione alimentare (minori impatti nell’agricoltura e negli allevamenti), lo sviluppo di energie rinnovabili, un’edilizia fondata su materiali meno inquinanti o l’aumento di aree verdi. Ognuno di noi poi, nel suo piccolo, può fare molto: riuso e riciclo di materiali, scegliere delle vacanze più vicine alla propria abitazione, mangiare cibi a chilometro zero oppure non sprecare l’acqua del rubinetto.
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