L’Ebola metterebbe a rischio la sicurezza alimentare. E’ questo il concetto espresso da Ren Wang, vicedirettore generale del dipartimento FAO per agricoltura e protezione dei consumatori. Secondo le parole del rappresentante della FAO ci sono pochi dubbi al riguardo, perché la diffusione del virus non ha precedenti, da quando è avvenuta la scoperta di questo agente patogeno nel 1965. In tutto il mondo potrebbero esserci delle ripercussioni, proprio per ciò che riguarda l’alimentazione.
Ad essere in prima linea su questo rischio ci sono i Paesi africani, anche se il pericolo è esteso a tutto il mondo. Wang ha spiegato che i sistemi agricoli delle aree coinvolte hanno subito un forte scossone degli equilibri e tutto ciò non potrà non avere delle conseguenze su scala mondiale. Il rappresentante della FAO si è riferito soprattutto alle trasformazioni che sarebbero opportune sul sistema agricolo mondiale. Quest’ultimo, obbedendo ai criteri dello sfruttamento, non risulta più essere sostenibile. Già siamo sull’orlo dell’esaurimento delle risorse. Ecco perché sarebbe necessario aumentare la qualità delle coltivazioni e non puntare sull’incremento della quantità delle aree coltivate.
La FAO a questo proposito ha messo in evidenza alcune linee guida, che dovrebbero essere seguite a livello internazionale. Per prima cosa si dovrebbe contrastare il deterioramento delle risorse agricole e di quelle idriche, poi si dovrebbe intervenire sulle pratiche agricole che non obbediscono ai criteri della sostenibilità. Inoltre è importante diffondere la consapevolezza dell’importanza di una corretta gestione dell’acqua per l’irrigazione, tutelare la biodiversità, fondamentale per l’agricoltura e affrontare una volta per tutte l’abuso delle sostanze fertilizzanti di origine chimica. Se non si seguono questi punti, non potranno essere tutelati i raccolti che servono a sfamare le persone che vivono nelle zone colpite dal virus. L’epidemia di Ebola rischia di far cadere quei delicati equilibri che stanno alla base delle coltivazioni e per questo, proprio nei casi di infezioni così devastanti, è importante assicurare cibo a tutti gli abitanti del pianeta, perché da questo dipende anche la stabilità sociale nelle aree a rischio. Le risorse alimentari che abbiamo a disposizione vanno viste come un dono della natura e non come dei giacimenti da sfruttare senza regole e senza misure.
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