Vediamo come funziona e cosa rientra nell’ecobonus 110% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici o per il miglioramento antisismico degli stessi. Nello specifico vi proponiamo un approfondimento semplificato sull’ecobonus per il fotovoltaico. Ossia la detrazione fiscale per l’installazione di pannelli fotovoltaici su un impianto fotovoltaico connesso alla rete elettrica, secondo quanto pubblicato dall’agenzia delle entrate 2020.
Partiamo con il dire che con il Decreto Rilancio si punta a far ripartire il settore edilizio garantendo degli incentivi concreti per i cittadini, anche a favore della sostenibilità ambientale. L’ecobonus 110% va quindi a fornire detrazioni fiscali per diversi interventi di efficientamento energetico e ristrutturazione e riqualificazione edilizia, anche in chiave antisismica.
Quali lavori rientrano nell’ecobonus? Nel dettaglio rientrano nell’ecobonus le spese sostenute per lavori di: isolamento termico degli involucri degli edifici (il ”cappotto”), la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti centralizzati di microcogenerazione, a condensazione, a pompa di calore o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo. E poi ancora interventi di riduzione del rischio sismico e installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
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Rientrano nell’ecobonus 110% anche altri interventi di efficientamento energetico (finestre, infissi, ecc.) inseriti nell’art.14 del Decreto Legge n. 63/2013 purché eseguiti contemporaneamente a uno dei lavori sopra citati.
Chi può richiedere l’econobus e procedere a fare lavori gratis in casa? I condomini. Le Persone Fisiche che agiscono al di fuori dell’esercizio dell’impresa, di arti e professioni. Gli Istituti Autonomi Case Popolari (IACP) e le Cooperative di abitazione.
Ma vediamo nel dettaglio come funziona l’ecobonus fotovoltaico 2020, ossia la detrazione al 110% per interventi di riqualificazione energetica che riguardano l’installazione di impianti fotovoltaici volti al risparmio energetico in casa.
La detrazione fiscale al 110% sia per quanto riguarda l’ecobonus, il bonus case e il sisma bonus, spetta per le spese regolarmente documentate dei lavori messi in atto dall’1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 ed è da ripartire in cinque quote annuali.
I lavori in questione riguardano l’installazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica fino ad un massimo di 48mila euro. E comunque nel limite di spesa di 2mila 400 per ogni kW di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico. Da tenere presente che tale limite, in alcuni casi specifici, si abbassa a 1.600 euro per ogni kW.
Nel Decreto Legge n. 34/2020 viene specificato che rientrano nella detrazione anche i sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati con la detrazione fotovoltaico. Restano le stesse condizioni negli stessi limiti di importo e ammontare complessivo e comunque nel limite di spesa di mille euro per ogni kWh di capacità di accumulo del sistema.
Queste detrazioni sul fotovoltaico non sono cumulabili con altri incentivi pubblici e altre forme di agevolazione di qualsiasi natura previste dalla normativa europea, nazionale e regionale.
Con i lavori di efficientamento energetico previsti con l’ecobonus 110% le spese per le famiglie saranno in pratica a costo zero. Si potrà contare su uno sconto immediato in fattura e scegliere la cessione del credito. Cosa significa? Che il contribuente avrà lo sconto totale dei lavori richiesti a un fornitore. Quest’ultimo, a sua volta, può recuperare questa somma sotto forma di credito d’imposta, da cedere anche a banche e a intermediari finanziari.
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