Quindi più che di ecoincentivi veri e propri, che aiutano a pagare di meno nell’acquisto di queste moto, si può parlare di possibilità di pagare di meno per tutte le spese che sono connesse all’uso dei ciclomotori stessi.
Da parte del Governo fino a questo momento non ci sono stati specifici provvedimenti che intendono dare dei sussidi statali all’acquisto di scooter elettrici, però l’esenzione dal bollo e la riduzione delle polizze assicurative appaiono delle strade praticabili a tutti gli effetti, perché promuovono l’acquisto delle moto a basso impatto ambientale e la loro diffusione specialmente nelle città in cui il problema dell’inquinamento è particolarmente sentito.
Anche questi provvedimenti possono rientrare benissimo in una prospettiva di aiuto a tutti gli effetti della mobilità sostenibile, perché non tutti sono pronti ad affrontare spese ingenti pur di non aggravare la situazione già complicata dell’inquinamento dell’aria.
E sono molti i modelli di moto green. Basti pensare per esempio all’Etropolis Rétro, che si è rivelato il modello ecocompatibile più venduto nel corso del 2011, che è riuscito a superare anche lo Yamaha EC-03 e il Peugeot E-Vivacity.
Altri modelli si preparano a configurarsi come veri e propri rivali da non sottovalutare. Fra questi dobbiamo ricordare il Piaggio Liberty e-Mail, utilizzato da Poste Italiane, ma che è pronto a debuttare anche per altri usi. In sostanza, la possibilità di scelta è molto vasta per non inquinare. Se prenderanno piede provvedimenti intesi a dare delle agevolazioni in termini di bollo e di assicurazione, le moto elettriche possono rappresentare anche un modo innovativo per affrontare il caro benzina e le norme antinquinamento in vigore in molte città.
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