Il testo unificato sull’auto elettrica, messo a punto dalle Commissioni Trasporti e Attività Produttive della Camera, prevede quindici articoli, che saranno discussi nel corso del mese di giugno alla Camera dei Deputati. Allo studio ci sono fino a 5.000 euro di incentivi per permettere agli interessati di acquistare auto a basso impatto ambientale. Inoltre nello stesso documento si parla anche della possibilità di attuare un piano per incentivare la realizzazione di una struttura di ricarica per le auto elettriche. Si tratta di punti importanti che potrebbero contribuire ad aumentare la presenza di vetture ecologiche nel nostro Paese.
A cura di G. Rini
Lo stanziamento previsto inizialmente, nell’arco dei prossimi tre anni, sarebbe di 420 milioni di euro. I cittadini italiani che vorranno acquistare un’auto ecologica nel 2013 potranno ricevere un contributo fino a 5.000 euro per vetture con emissioni non superiori a 50 g/Km e fino a 1.200 euro per le auto con emissioni da 50 a 95 g/Km.
Nel 2014 l’incentivo per le auto ecologiche passa a 4.000 euro nel primo caso e a 1.000 nel secondo, mentre nel 2015 i bonus saranno rispettivamente di 3.000 e di 800 euro.
I bonus ovviamente non saranno dedicati solo alle auto elettriche, ma potranno essere ottenuti anche per auto ibride, a Gpl e metano e anche per alcune citycar, come le seguenti: la Fiat 500 Twinair, l’Alfa MiTo 1.3 JTDm 85 CV, alcuni modelli Citroën DS3 1.6 e-HDI 90, la Fiat Punto 1.3 MJT II 85 CV nella versione ECO, la Kia Rio 1.1 CRDi WGT nei modelli LX ed EX, la Opel Corsa 1.3 CDTI 95 CV ecoF, la Peugeot 208 1.4 8V e-HDi 68 CV, la Renault Twingo 1.5 dCi 75 CV, alcune versioni della Mégane, della Seat Ibiza, della Skoda Fabia 1.2 TDI CR 75 CV GreenLine, la Smar fortwo 800 40 kW, la Volkswagen Polo 1.2 TDI BlueMotion, la Volvo C30 D2 con start & stop e la V40.
Il governo pensa alla mobilità sostenibile
Gli ecoincentivi 2012 per le auto sono destinati soprattutto a raggiungere alcuni obiettivi importanti in termini di mobilità sostenibile. Da parte del governo Monti infatti ci sarebbe la volontà di mettere a punto un piano di incentivi soprattutto per le auto meno inquinanti, quelle a GPL, ibride ed elettriche. Per adesso il piano sarebbe in fase di studio, nonostante si era detto che il tutto doveva essere pronto entro il mese di marzo. A quanto pare gli ecoincentivi statali non sono destinati soltanto all’acquisto di nuovi modelli, ma vogliono promuovere anche la trasformazione di quelli che già sono in commercio.
In particolare il ministro Clini ha rivolto la sua attenzione agli incentivi per le auto elettriche. Esiste in Parlamento una proposta di legge che prevede degli incentivi di 5.000 euro per chi acquista un’auto elettrica nel 2012, 3.000 euro per coloro che la compreranno nel 2013, 2.000 per il 2014 e 1.000 per il 2015.
Da parte del governo c’è anche l’intenzione di incentivare un sistema di detrazioni che possa favorire l’utilizzo delle auto green. Il ministro dell’ambiente Clini ha specificato che occorre favorire la produzione nazionale di veicoli elettrici, in modo da non restare dipendenti dall’estero.
La produzione nazionale di veicoli ecocompatibili potrebbe portare a ridurre le emissioni di CO2 per una quantità pari a sei milioni di tonnellate e inoltre si potrebbero risparmiare cinque miliardi di litri di benzina. Si vuole puntare anche sulle infrastrutture legate all’utilizzo delle auto ecocosostenibili.
Per esempio in maniera particolare si vuole puntare alla costruzione di punti di ricarica pubblici. Inoltre è previsto un bonus per i punti di ricarica privati e altri bonus andranno agli enti locali che realizzeranno delle colonnine pubbliche. L’obiettivo è quello di fare in modo che le auto elettriche rappresentino il 10% di quelle circolanti.
I parlamentari, che hanno presentato la proposta di legge sugli incentivi 2012 per le auto elettriche, hanno dichiarato: “Lo sviluppo della mobilità ecocompatibile contribuisce al miglioramento della qualità della vita nelle grandi aree metropolitane del nostro Paese e diminuisce la dipendenza da combustibili fossili, come ci chiede l’Europa“.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà ha spiegato che il mercato italiano ha bisogno di incentivi che non siano selettivi.