La International Energy Agency ha dichiarato che durante il 2009 gli ecoincentivi e i sussidi proposti per sostenere lo sviluppo di energie rinnovabili sarebbero ammontati a quota 57 miliardi di dollari. Si tratta, a ben vedere, di una cifra davvero notevole, che è tuttavia lontana dai 312 miliardi di dollari spesi in tutto il mondo per sostenere l’industria dei combustibili fossili nel corso dello stesso anno, con una principale attenzione al supporto del progresso delle fonti convenzionali nei Paesi in via di sviluppo.
Ad ogni modo, il trend dei sussidi per le rinnovabili è previsto in continua crescita nel corso dei prossimi anni, e la International Energy Agency auspica che il volume possa raggiungere e superare la soglia dei 110 miliardi di dollari entro la fine del 2015, pur con numerose difficoltà che l’industria della green economy dovrà affrontare.
Ciò che sembra certo e assodato è che senza un convinto piano di ecoincentivi, lo sviluppo di gran parte dei segmenti delle energie rinnovabili sarà piuttosto arduo da conseguire, e alcuni progetti potrebbero non vedere mai la luce in assenza di supporti governativi.
Di simile parere è la World Energy Outlook, che ha pubblicato un report secondo cui nel corso dei prossimi 25 anni verranno investiti circa 5,7 trilioni di dollari in supporti – a vario titolo – concessi alla produzione di energia rinnovabile, soprattutto sul fronte dell’energia eolica e dell’energia solare.
Gli incentivi alle fonti rinnovabili, conclude il report dell’agenzia, sono essenzialmente giustificati dai benefici in termini economici, di sicurezza energetica e di ridotto impatto ambientale, di cui il mondo potrebbe godere nel lungo termine.
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