Legambiente ha pubblicato il nuovo Rapporto Ambiente Italia. Una fotografia della penisola piuttosto impietosa, dal quale emerge un sostazioso livello di inquinamento atmosferico, determinato in buona parte da un utilizzo sfrenato delle automobili e da una carenza di programmazione nei confronti della mobilità ecosostenibile. Non tutti i dati diffusi dall’associazione sono ad ogni modo negativi. Vediamo i principali dati contrastanti.
Legambiente sostiene che una delle determinanti maggiormente negative nella carenza di sviluppo ecosostenibile sia l’adeguata protezione del territorio. Per Legambiente, infatti, ogni anno vengono utilizzati circa 500 chilometri quadrati di suolo, con un frequente danneggiamento delle aree naturali.
La superficie urbanizzata, a causa di questa espansione che non sembra conoscere limiti, ha toccato e superato quota 2,35 milioni di ettari, quasi l’8% del territorio nazionale, e oltre 400 metri quadri per ogni singolo abitante.
In incremento anche l’impatto ambientale nocivo determinato dalla mobilità, ben poco sostenibile. L’Italia si conferma lo Stato europeo con il maggior numero di mezzi privati in relazione agli abitanti.
Bene invece il settore energetico, con una flessione della produzione di energia da fonti fossili, e la produzione di rifiuti urbani, in calo a 32,5 milioni di tonnellate, con una flessione dello 0,22% rispetto a tre anni prima.
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