Legambiente ha appena diffuso un nuovo report sull’utilizzo dei pesticidi. L’analisi, denominata “Pesticidi nel piatto”, e realizzata grazie ai monitoraggi predisposti da Arpa, Asl e vari Istituti zoo profilattici, dirama delle notizie certamente poco rassicuranti. Secondo quanto affermato dall’associazione, infatti, la contaminazione da pesticidi e i campioni irregolari riscontrati sarebbero aumentati in maniera significativa.
In particolare, Legambiente ha riscontrato un incremento di oltre 5 punti percentuali nel numero di prodotti contaminati da uno o più residui di pesticidi (che passano dal 27,5% al 32,7%). Incremento piuttosto sostanzioso anche per quanto riguarda i riscontri di campioni irregolari, che salgono dall’1,2% del totale dei campioni esaminati all’1,5%. Di contro, diminuiscono i controlli, che rispetto allo scorso anno scendono da quota 8.764 unità a 8.560 unità.
Per quanto riguarda le singole categorie merceologiche, scopriamo che circa tre campioni di verdura su quattro sarebbe risultato regolare ai controlli: la percentuale sul totale nel 2010 è infatti pari al 76,4%, contro l’82,9% del 2009. il numero di campioni non regolari è stato pari all’1,3% contro lo 0,8% del 2009, contro contaminazioni per il 22,3% contro il 19,3% del 2009.
Preoccupa anche l’andamento delle contaminazioni sui prodotti derivati: tali prodotti sono risultati regolari ai controlli predisposti per il 77,7% dei casi, contro l’80,5% del 2009. I campioni irregolari sono stati 39 su 1435.
Insomma, dai dati del report emerge un utilizzo non sempre controllato dei pesticidi, con ciò che ne consegue sulla qualità dell’alimentazione. Non si può che auspicare un miglioramento dei controlli, e non, come dimostrano dei trend non certamente positivi, un loro allentamento…
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