[galleria id=”429″]La situazione è a dir poco paradossale. Secondo un’analisi ambientale dell’Arpa, sembrerebbe proprio che Ecomondo, la grande fiera italiana dell’ecologia e del riciclo che ha chiuso i batttenti proprio ieri, abbia notevolmente contribuito a creare una cappa di smog in quel di Rimini.
Sebbene l’affluenza alla Fiera di Rimini sia stata molto elevata per cui viene da pensare che gli italiani (riminesi e non) siano molto sensibili al rispetto dell’ambiente, coloro che si sono recati alla Fiera ecologica involontariamente hanno creato un piccolo pasticcio: le lunghe code di auto dirette all’evento, generate e concentrate soprattutto nella zona casello autostradale di Rimini Sud, hanno fatto schizzare la media di concentrazioni di Pm10 fino a quota 70 mcg/mc (registrate al Parco Marecchia).
Da quando Ecomondo 2009 ha preso il via, ovvero mercoledi 28 ottobre, le tre centraline di Rimini hanno fatto registrare continuamente il superamento delle medie giornaliere imposte dalla direttiva europea: le polveri hanno toccato le 67 mcg/mc in Via Abate, nel Parco Marecchia 59 mcg/mc. Dati che si sono ripetuti il giorno seguente in via Flaminia dove le concentrazioni sono arrivate a 55 mcg/mc, mentre al Parco Marecchia ben a 73 mcg/mc.
Le tre centraline addette alle rilevazioni non hanno, per fortuna, ancora esaurito i bonus consentiti dall’UE (35 giorni all’anno) quindi Rimini non incorrerà a sanzioni. Per l’anno in corso, il rilevatore di Via Abate ha registrato un dato oltre la media per 4 giorni, quello di Parco Marecchia 26 volte ed infine quello di via Flaminia ben 29 volte.