Il Word economic forum ha pubblicato recentemente un report che spiega da un punto di vista imprenditoriale i motivi per cui le aziende dovrebbero prediligere il modello di economia circolare piuttosto che quello lineare
Come premessa è doveroso fare una precisazione. Ovvero la differenza tra economia circolare ed economia lineare. L’industria così come la conosciamo ha un ciclo di vita del prodotto che ha steso lungo una linea, che va dalla recupero delle materie prime, alle prime fasi della produzione, all’assemblaggio, alla distribuzione, alla vendita, al consumo, ed al fine allo smaltimento del prodotto nelle discariche. Come le recenti questioni sulla quantità enorme di immondizia non riciclabile hanno dimostrato, questo modello nel lungo termine non funziona affatto. Sia per l’impatto ambientale enorme che provoca, sia per le aziende.
Lo spreco non è più un valore, né un segno di lusso ed abbondanza di risorse. E questo le aziende stesse lo hanno capito. Almeno da un punto di vista teorico, dato che stanno sempre più richiedendo figure professionali di ingegneri ed architetti specializzati nelle strategie green, di cui l’economia circolare è presupposto imprescindibile.
Secondo questo forum, che senza dubbio punta sulla convenienza per le aziende, l’economia circolare prevarrà a breve su quella lineare. Anche se le aziende finora non si sono adeguatamente attrezzate. Le motivazioni sono le più disparate. Innanzitutto l’appeal. La fascia attuale dei consumatori, specialmente quella dei più giovani, è maggiormente attenta alla sostenibilità, talvolta anche a fronte di un maggiore sforzo economico. Oltretutto si riducono gli sprechi, dando una seconda vita ai prodotti. Difatti il modello di economia circolare semplicemente elimina l’ultima fase del modello lineare sopra discritto, facendola ricongiungere con la fase di produzione. Ciò significa che un prodotto, dopo essere stato esaurito, non viene gettato nella discarica, ma utilizzato partendo dalla fase della produzione.
Oltretutto le aziende potrebbero trarre dall’economia circolare un vantaggio economico non indifferente, dato che hanno la possibilità di vendere in questo modo più volte un prodotto. Ed ovviamente, il vantaggio non soltanto per l’azienda, ma per la collettività stessa, è la riduzione dell’impatto ambientale. Che sarà la strada per il futuro. Chi si attrezzerà per tempo avrà una via più breve per la corsa al successo. Chi non lo farà, dovrà rincorrere le aziende sostenibili con grandi investimenti economici, ed anche eventuali sanzioni provenienti dagli Stati membri in Europa e negli Stati Uniti. Per questo l’economia circolare conviene anche da un punto di vista prettamente di modello aziendalista.
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