Gli edamame, popolarissimi come snack nella cucina giapponese e cinese, sono fagioli di soia, in baccello e non ancora giunti completamente a maturazione. A differenza della soia matura, dura e secca, che viene utilizzata per fare tofu e latte di soia, gli edamame, al momento del raccolto, sono ancora verdi e “giovani “, pertanto risultano morbidi e commestibili al palato. Una volta raccolti vengono bolliti o cotti al vapore con tutto il baccello e, in realtà, sono utilizzati più come un ottimo contorno di verdure piuttosto che come un legume; se essiccati invece, rappresentano un gradito spuntino sano e croccante.
Nei ristoranti giapponesi vengono serviti come antipasto, contorno di verdure o in insalate, sono di sapore dolce e facilmente digeribili. Insieme alla quinoa e altri prodotti a base di soia, la soia edamame è una delle poche fonti vegetali di proteine complete: contiene, infatti, tutti e nove gli aminoacidi essenziali ed è per questo un alimento molto popolare tra i vegani e i vegetariani. Rispetto ai fagioli di soia maturi, gli edamame contengono l’86% di proteine vegetali in più e sono per questo raccomandati, in una dieta sana ed equilibrata, come valido sostituto di cibi proteici più grassi e ricchi di colesterolo. In mezza tazza di edamame sono contenuti 12 gr di proteine e si contano solo 130 calorie, poco più di 10 gr di carboidrati e circa 6 grammi di fibra, senza contare che sono ricchissimi di vitamine del gruppo B, niacina, riboflavina, tiamina, vitamina C e K e minerali importanti come calcio fosforo e potassio.
In più di 20 anni, sono stati condotti numerosi studi in merito alle proprietà benefiche della soia e in particolare la varietà edamame. Sembrerebbe che le proteine della soia contribuiscano a ridurre il colesterolo cattivo LDL e ad accrescere quello buono HDL. Oltre alla ricca gamma di sostanze nutritive, la soia edamame è ricca di sostanze fitochimiche, come gli isoflavoni di soia, noti anche come fitoestrogeni o fitormoni , in grado, a quanto pare, di contribuire a ridurre il rischio di cancro alla prostata o al seno, nonché l’insorgere di malattie cardiache.
L’uso della soia edamame è consigliata alle donne in menopausa, poiché ne riducono l’intensità dei sintomi tipici e sono ottimi per la salute delle ossa, poiché contrastano i fattori di rischio dell’osteoporosi.
Mentre negli Stati Uniti e in Inghilterra sono anche venduti freschi, in Italia, i fagioli di soia sono reperibili, interi crudi o sgusciati cotti, nei negozi di prodotti orientali, meglio se giapponesi, poiché assicurano che la soia non sia transgenica, mentre quelli di provenienza cinese non sono ogm free. In alternativa, sono acquistabili surgelati, con o senza baccello, nei negozi di macrobiotica.
Nonostante i numerosi benefici per la salute rivendicati dalla soia edamame, questi fagioli non sono per tutti. Una piccola percentuale della popolazione, circa lo 0,5%, è infatti allergica alle proteine di soia: è diffusa soprattutto tra i bambini, nei quali si manifesta intorno al terzo mese di età, ma colpisce anche gli adulti anche se raramente. Spesso i soggetti allergici alla soia, lo sono anche verso altri legumi come lenticchie, piselli e fagioli.
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