A Londra ha preso il via un importante progetto in tema di edilizia sostenibile, che dovrebbe condurre la società E.ON, operante nel settore energetico, e Barratt Homes, società operante nel settore della costruzione di proprietà immobliari, a realizzare 1.900 nuove case contraddistinte da applicazioni che potrebbero fornire un radicale taglio alle emissioni nocive.
Quello dell’inquinamento londinese è d’altronde un argomento molto caldo in questi giorni, visto e considerato che la metropoli è accusata da più parti di aver superato in maniera cronica il livello di allerta delle polveri sottili durante gli ultimi tempi.
Il progetto, che dovrà dare un contributo significativo allo sviluppo dell’edilizia sostenibile inglese, vedrà i principali interventi all’interno dell’area del St. Andrews Hospital di Newham, e nel New South Quarter di Croydon, rispettivamente nella zona orientale e meridionale della città.
Tra le installazioni previste, quella di impianti centralizzati combinati per la produzione di calore ed elettricità, caldaie a biomassa e altri sistemi eco-energetici. Il risparmio di emissioni di carbonio previsto dovrebbe aggirarsi intorno alle 18.500 tonnellate in 10 anni.
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