Per il momento la novità riguarda la sola regione Lombardia, ma probabilmente anche altre aree geografiche della penisola presto prenderanno esempio da quanto accadrà a Milano, per espandere l’innovazione ecosostenibile anche dalle proprie parti. La l.r. 3 del 21 febbraio 2011 ha infatti apportato l’obbligatorietà dell’indicazione della classe energetica dell’edificio, per gli annunci di vendita delle proprietà abitative.
Più nel dettaglio, la legge, recante “interventi normativi per l’attuazione della programmazione regionale e di modifica e integrazione di disposizioni legislative”, prevede di rendere obbligatoria la dichiarazione della classe e dell’indice di prestazione energetica dell’edificio e delle singole unità abitative, in tutti gli annunci finalizzati alla vendita o all’affitto della casa.
La disposizione, che entrerà in vigore da domani, è accompagnata altresì da un livello di sanzioni piuttosto salate, che vanno dai 1.000 a 5.000 euro, e le quali andranno ad arricchire le casse dei Comuni nei quali sono ubicate le case oggetto di annuncio commerciale.
Se l’intervento normativo punta a migliorare la trasparenza del mercato immobiliare e, nel contempo, ribadire l’attenzione nei confronti dell’aspetto eco-energetico, è anche pur vero che non tutti gli operatori del settore sembrano concordi nell’abbracciare con convinzione la nuova disposizione.
Il timore, espresso da parte di essi, è che l’identificazione della classe energetica andrà a penalizzare le compravendite, poichè finirà con il beneficiare i nuovi edifici, lasciando invece nelle “retrovie” commerciali le unità abitative più anziane, con minor merito energetico.