Che i paesi scandinavi fossero all’avanguardia in materia di diritti civili e di rispetto per l’ambiente, era cosa risaputa (ed alla quale si guarda con un’ammirazione mista ad una certa invidia per l’impossibilità di riprodurre un modello che funziona). Ma che Stoccolma, come leggiamo in Viaggi di Repubblica, avesse dato vita ad un’isola ecologica all’avanguardia nel mondo, suscita stupore.
È il caso di Hammarby Sjostad, la cosiddetta città d’acqua, un centro abitato perfettamente integrato nell’ambiente ed ecosostenibile. Gli abitanti di questo quartiere sono totalmente autosufficienti dal punto di vista energetico e questo grazie ad una corretta ed intelligente gestione dei rifiuti. Il rifiuto non è scarto che va ad accumularsi determinando un danno nell’ambiente ma si trasforma in una fonte di energia pressoché inesauribile (almeno fino a quando non si smetterà di produrre rifiuti).
Infatti la spazzatura domestica ad Hammarby viene trasformata in biogas, che alimenta il funzionamento delle cucine, mentre i pannelli fotovoltaici forniscono per intero energia elettrica e la possibilità di scaldare l’acqua. Quest’efficientissima e futuribile isola ecologica sarà completata entro il 2015, sorge a sud della capitale svedese ed un tempo era un’area industriale posta in dismissione. Come possono cambiare le cose ed il sentire comune.
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