È ormai prossimo l’inizio del Congresso Nazionale Domotecnica: la tredicesima edizione vedrà come temi portanti l’efficienza energetica e le energie rinnovabili, con un interesse particolare verso la ristrutturazione delle case e degli altri edifici esistenti. Sarebbe necessario, infatti, un piano per convertire le abitazioni e gli uffici già presenti nel territorio a uno stile più eco-friendly, allo scopo ultimo di rilanciare il mercato edilizio.
Un forte impulso alla green economy potrebbe infatti venire non tanto dal costruire case nuove ma soprattutto dal ristrutturarle: è infatti attestato che più del 30% delle costruzioni presenti nel suolo italiano risalgono ad un’epoca precedente alla Seconda Guerra Mondiale e quindi versano in un pessimo stato. Il resto degli edifici comunque non vive una situazione migliore visto che quasi il 70% è stato costruito tra il ’45 e il 2000 e quindi necessita di forti interventi, soprattutto mirati ad una profonda riqualificazione energetica.
Molti sono gli interventi strutturali che possono essere compiuti tra sottotetti, solai e infissi: una serie di misure che faciliterebbero uno sviluppo sostenibile del Paese e, anche se indirettamente, la sua tutela ambientale. Basti pensare al risparmio energetico che porterebbero dei serramenti correttamente installati o come potrebbero ridursi le emissioni di co2 con la sostituzione delle vecchie caldaie. Misure sicuramente utili per la riqualificazione della propria casa, che però potrebbero aiutare la ripresa del sistema edilizio in generale e una migliore efficienza energetica per il nostro Bel Paese.
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