Dall’Egitto il progetto di un’opera che si potrebbe definire faraonica e che riguarda la creazione del più grande fiume artificiale del pianeta
Il rapporto dell’Egitto con l’acqua è un rapporto che risale ai Faraoni con il Nilo che nel suo ciclo di esondazione e scorrimento ha permesso per secoli la fioritura della civiltà lungo le sue sponde. Adesso c’è un altro fiume pronto a prendere il posto del Nilo sui libri di storia. Si tratta di un progetto che prevede la costruzione di un fiume artificiale della lunghezza di 114 km e che costerà circa 5 miliardi di dollari.
Lo scopo, e in questo somiglia al fiume originale e naturale, è quello di lavorare per ampliare la superficie coltivabile del Paese. L’annuncio e le immagini aggiornate riguardo il progetto, che ha preso il nome di New Delta, sono arrivati attraverso i social e mostrano come viene costruito questo fiume gigantesco.
Il Paese africano ha un problema con l’acqua. Un problema che lo accomuna a tutti i Paesi che si trovano a ridosso del Sahara. E una delle soluzioni sembra essere nella zona proprio quella di creare fiumi artificiali. Prima di passare a vedere i dettagli di New Delta, il fiume artificiale egiziano, vale la pena infatti sottolineare come anche l’Arabia Saudita abbia annunciato l’intenzione di costruirsi un proprio fiume artificiale che dovrebbe essere anche più lungo dello stesso Nilo.
Ma perché c’è la necessità di avere questi fiumi artificiali per lavorare la terra? Tutta la questione ruota intorno all’agricoltura alla sicurezza alimentare. Come l’Europa si è resa conto di essere clinicamente dipendente dal gas proveniente dalla Russia, i Paesi che affacciano sul Mediterraneo e fanno parte del continente africano si sono improvvisamente resi conto di dipendere a loro volta dalle colture che vengono prodotte fuori dai loro confini. La stessa conformazione dei territori dei Paesi a ridosso del Mediterraneo non consente, o non consentirebbe, la diffusione dell’agricoltura ed è su questo che va a lavorare il progetto New Delta. Perché il sistema del fiume artificiale dovrebbe ricalcare esattamente il sistema naturale dell’Egitto.
Secondo i dati ufficiali diffusi dalle autorità egiziane l’acqua che scorrerà nel gigantesco New Delta sarà il frutto di un sistema di raccolta delle acque piovane e terrestri e di un riutilizzo anche dell’acqua in eccesso nell’agricoltura. Su questo punto specifico, però, soprattutto sui social dove la notizia si è diffusa, ci sono alcuni dubbi riguardo l’effettiva volontà del governo egiziano di utilizzare l’acqua piovana e quella di reflusso dell’agricoltura e c’è infatti chi adombra invece un utilizzo silenzioso proprio dell’acqua del Nilo prima che entri nel Paese.
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