Quando il rapporto tra un essere umano e un animale è positivo può succedere l’impensabile come nel caso di questo elefante e del gesto assurdo e dolcissimo con la proboscide
Le persone a volte hanno la fortuna di incontrare animali selvatici nel loro ambiente naturale e, in alcuni casi più rari, anche di instaurare con loro un qualche rapporto. Succede anche tra esseri umani che incontrano altri esseri umani: probabilmente non ricordi neanche la metà di tutte le persone con cui hai parlato o hai avuto modo di interagire di certo, però, alcune persone ti rimangono impresse perché ciò che hanno fatto per te, nel bene e nel male, ti ha in qualche modo segnato.
Magari ricordi l’insegnante della scuola elementare, oppure chi ti ha fatto scoprire lo sport che pratichi tuttora. O magari, un po’ come successo a questo elefante e alla persona che ha incontrato per caso in un bosco della Thailandia, incontri dopo anni la persona a cui devi la vita. Qualcuno che non dimenticheresti mai.
Il saluto con la proboscide dopo 12 anni
Plai Thang è un esemplare di elefante di sesso maschile che ha ormai 33 anni. Vive pacifico nelle foreste della Thailandia orientale, la zona di Rajong. Quando era un cucciolo, nel lontano 2009, fu trovato che girovagava evidentemente disorientato proprio tra le foreste del Rajong colpito da una malattia portata da un parassita che avrebbe potuto ucciderlo rapidamente. Una malattia conosciuta anche come malattia del sonno o tripanosomiasi. L’animale fu quindi portato d’urgenza in una clinica veterinaria di zona e ad occuparsi di lui il dottor Pattarapol Maneeon.
Come qualunque veterinario in servizio, il dottor Pattarapol Maneeon di certo ha avuto modo di salvare e di tentare di salvare animali di ogni tipo e nel caso di quelli selvatici, con la consapevolezza che le possibilità di incontrarli nuovamente in natura sarebbero state pochissime. Eppure a distanza di oltre 10 anni è successo proprio l’impensabile. Plai Thang, che si trovava a passeggiare per le stesse montagne del Rajong si è trovato davanti proprio il dottore che gli aveva salvato la vita da cucciolo. E con un gesto delicatissimo i due si sono scambiati un saluto: proboscide e mano. Raccontando ai giornali questo incontro così emozionante il medico ha sottolineato che lui ha riconosciuto l’elefante ma che anche l’elefante lo ha riconosciuto “è stato un momento davvero speciale“.
Memoria d’elefante
L’incontro tra Plai Thang e il dottor Pattarapol Maneeon è solo uno dei molti casi di incontro tra elefanti con altre creature che vengono riconosciute. Per esempio, oltre ad essere in grado di riconoscere i membri della propria famiglia, gli elefanti riconoscono anche i luoghi in cui gli esemplari più anziani sono morti e c’è stata una coppia di elefanti che insieme hanno lavorato in un circo e che, a distanza di 20 anni, si sono riconosciuti. Erano Shirley e Jenny, due elefanti che si sono ritrovati nel 1999 presso lo Elephant Sanctuary.