Per la sicurezza dei dati informatici è fondamentale avere una password efficace, eppure in molti continuano a ricorrere a password comuni.
Non sono in molti a scegliere password particolarmente complesse per proteggere i propri dati informatici. Al contrario, invece, molte persone ricorrono a password comuni e facili da indovinare per una questione di comodità. Grazie a combinazioni semplici come 1234 o “password” sarà sicuramente meno probabile dimenticare come accedere a un proprio account, evitando la trafila necessaria per resettare la password.
Eppure il numero di violazioni dei dati è in crescita costante e diventa sempre più probabile vedersi rubare dati sensibili da parte di hacker o truffatori informatici. Per questa ragione la rivista Cyber News ha deciso di analizzare un campione di oltre 15 miliardi di password trapelate pubblicamente e giungere a una conclusione sulla complessità delle chiavi di accesso più comunemente scelte dagli individui.
Di ben 15 miliardi di password, solo 2 miliardi di queste ultime sono risultate uniche, mentre le altre sono risultate molto simili tra loro. Nella classifica delle password più comuni usate nel 2023 entrano infatti: 123456, 123456789, qwerty, password, 12345, qwerty123, 1q2w3e, 12345678, 111111, 1234567890. Da questo elenco si possono trarre due conclusioni:
Ad oggi la maggior parte dei siti online su cui si registra un account richiede che la password abbia determinate caratteristiche. Ad esempio alternanza di lettere e numeri, segni speciali, presenza di maiuscole e minuscole, lunghezza minima di 8 caratteri. Esistono inoltre siti che generano password sicure automaticamente, come ad esempio Apple o Google.
Per ottenere una password sicura è inoltre importante evitare di inserire qualsivoglia informazione personale, come data di nascita o data del proprio animale domestico. Con i mezzi tecnologici a nostra disposizione, infatti, è molto facile ottenere queste informazioni per eventuali malintenzionati. Infine è bene assicurarsi di assicurare password diverse per le varie piattaforme, per evitare che, compromessane una, tutte le altre non vadano a fare la stessa fine.
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