Il 70% della superficie della terra è ricoperta da acqua e, quindi dal mare. E questo presto diventerà una fonte energetica gratuita
A seguito del conflitto in corso tra Russia e Ucraiana con il relativo aumento dei prezzi delle forniture del gas molti Paesi – tra cui l’Italia – hanno scelto e deciso di velocizzare il processo della transizione ecologica. Un vero cambiamento epocale che punta ad avere un Pianeta maggiormente green sfruttando l’energia solare ed eolica. Ma oltre a queste ce ne è una terza che troppe volte viene ignorata.
Si tratta di quella del mare. Ovvero quella prodotta dalel onde del mare e degli oceani. Si tratta di una risorsa rinnovabile incredibile ma troppe volte ignorata. Ora però il moto ondoso è diventato argomento di interesse di molte aziende del settore, tanto che sono stati avviati degli investimenti su questo settore. E ora è stata anche annunciata la più grande centrale che sfrutta il moto ondoso per la produzione delle onde
Centrale elettrica dal moto ondoso: c’è l’annuncio
Questa incredibile centrale elettrica sorgerà sulle rive di Ordu, città turca che si affaccia sul mar Nero a 400 km da Ankara. A dare l’annuncio è stata la società svedese – con sede in Israele – Eco Wave Power che realizzerà l’impianto onshore, con una capacità di 77 megawatt grazie ai 9 frangiflutti che verranno posizionati nel porto di Ordu.
Questi saranno poi ampliati dalla ditta turca OREN Ordu Enerji che ha anche il compito di portare a termine il progetto pilota in 25 anni. La CEO e fondatrice di Eco Wave Power, Inna Braverman, ha spiegato come la Turchia sia un luogo interessante per implementare e sviluppare la tecnologia del moto ondoso.
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Si tratta di una tecnologia che trae energia tramite i galleggianti convertendo di salita e discesa del moto ondoso contribuendo alla creazione di energia pulita. In pratica i galleggianti, tramite il loro movimento comprime e decomprime i pistoni idraulici convogliando il fluido idraulico negli accumulatori posti a terra. Qui la pressione fa muovere il motore idraulico, muovendo il generatore. Di conseguenza l’energia viene poi immessa nella rete tramite un inverter. Il fluido, poi, rifluisce nei nel serbatoio idraulico. Qui viene riutilizzato dando vita a un sistema circolare chiuso. La produzione energetica – è bene sottolineare – inizia con onde alte mezzo metro.
Questo sistema poi ha nel sistema di monitoraggio il suo punto forte. Grazie a questo si crea un sistema di automazione intelligente. Infine in caso di onde troppo alte, i galleggianti si sollevano in maniera automatica sopra al livello del mare, e tornano operativi non appena il mare si calma. Per costruire questa centrale è previsto un maxi investimento da 150 milioni di dollari. Non meno importante come la costruzione avverrà in più fasi: la prima l’installazione di una stazione pilota da 4 MW e successivamente tutto il resto della centrale che genererà 77 MW.