Esistono molti prodotti commerciali per eliminare i cattivi odori. Tuttavia i metodi naturali, “della nonna”, sono i più efficaci ed economici
Ricorrere a metodi naturali con ingredienti casalinghi per la pulizia della casa non è un ritorno al passato, duunque una sconfitta della contemporaneità. Né tantomeno uno scetticismo verso le aziende multinazionali. È un modo per fare un favore al porafogli ed all’ambiente in contemporanea. I cosiddetti “rimedi della nonna” non sono altro che consigli efficaci tramandati con la sapienza e la saggezza delle generazioni passate, dove i prodotti belli e pronti non esistevano ancora. Ed allora era necessario studiare le proprietà delle essenze a disposizione per ovviare ai problemi della casa. Come ad esempio i cattivi odori.
Le stanze che producono odori poco piacevoli, sono principalmente la cucina ed il bagno. In cucina gli odori forti sono dati dai cibi cucinati. In bagno dai batteri che si sviluppano frequentemente nell’ambiente. In entrambi i casi è più piacevole eliminarli. Si può proddere con spray commerciali o antiodore che si attaccano alla corrente. Ma esistono metodi più antici ed efficaci.
Cattivi odori in cucina, come eliminarli rapidamente
Ed i prodotti che escono dalle aziende, si sa, sono piuttosto chimici ed invasivi. In particolare gli spray, che con la loro composizione danneggiano pesantemente l’aria e, per usare un’espressione ormai passata di moda, contribuiscono al buco dell’ozono. Oltretutto se si vuole avere un prodotto che non nuocia alla respirazione, si devono spendere un bel po’ di soldi. Direi inutilmente. Si può ovviare altrimenti. Innanzitutto per eliminare i cattivi odori, ed è superfluo dirlo, si deve fare in modo di mantenere un buon livello di igiene nella cucina.
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Quindi non solo lavare i piatti e le pentole il prima possibile, ma anche evitare di lasciare detriti di cibo nel lavandino e controllare il sifone. Anche il comparto spazzatura deve essere disinfettato spesso per evitare che rimangano tracce di cibo in decomposizione inavvertitamente cadute dal contenitore. Dunque in cucina esistono due tipologie di cattivi odori, o odori forti: quelli che derivano dalla scarsa igiene, e quelli che si sviluppano dalla cottura prolungata dei cibi, che non sono odori cattivi, ma persistenti che forse si predilige eliminare.
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Ad esempio l’odore della frittura, molto pervasivo. O quello delle zuppe a base di cavolo che sembra rimangano “attaccate” alle pareti per giorni. E dulcis in fundo l’odore di pesce, specie alcuni tipi di pesce. Certo, il modo migliore è avere finestre aperte ed una cappa aspirante ben funzionante. Tuttavia a volte non basta. Ed allora arriva il metodo della nonna. Si consiglia di far riscaldare dell’acqua in un pentolino, aggiungere fette di mela, buccia d’arancia e chiodi di garofano e lasciar bollire a fuoco basso per almeno 10 minuti. Queste sostanze, durante la cottura, assorbiranno per bene gli odori della cucina.