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Elisa sbranata dal suo pitbull, il giallo di Curtis: che fine ha fatto il cane

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Il giallo di Elisa Pilarski
Davvero Curtis ha ucciso Elisa Pilarski (Instagram) – Ecoo.it

Il caso di Elisa Pilarski è un controverso episodio che riguarda una giovane donna sbranata da Curtis, il suo pitbull: ma tante cose non sono chiare.

Elisa Pilarski è stata trovata morta in una foresta in Francia il 16 novembre 2019: era con il suo staffordshire terrier americano, Curtis, un animale che condivideva col suo compagno Christopher e con cui c’era un forte legame. Secondo l’autopsia, sarebbe morta proprio per i morsi di un cane, ma a questo punto si aprono una serie di controversie che non sono mai state pienamente risolte e ancora oggi, quasi quattro anni dopo la morte della giovane, non è stata fatta piena chiarezza sull’accaduto.

La storia di Elisa Pilarski: i sospetti sul suo cane Curtis

Infatti, in una telefonata col compagno, Elisa si lamentava della presenza di altri cani nella zona: erano – a quanto pare – i cani di alcuni cacciatori, che secondo la giovane sembravano particolarmente aggressivi. Proprio questo è il nodo attorno al quale ruota la vicenda: i morsi sul corpo di Elisa, infatti, sembrano togliere ogni dubbio sulla “colpevolezza” del suo cane, ma in molti sostengono l’esatto contrario. La presenza dei cacciatori coi loro cani fa ritenere che sia impossibile incolpare il cane per la morte della sua proprietaria.

Sin da subito dunque, da un lato, dunque, c’è chi chiede la soppressione dell’animale, ritenendolo peraltro appartenente a una razza molto pericolosa, e dall’altro – all’interno dell’opinione pubblica francese – col passare del tempo è aumentata la frangia di quelli che potremmo definire innocentisti e che quindi pensano che nessuno debba toccare Curtis. Tra coloro che spingevano perché Curtis venisse abbattuto, ci sono proprio i cacciatori che avrebbero assistito a quanto accaduto: secondo loro, l’animale avrebbe ucciso la proprietaria e l’avrebbe morsa anche dopo il suo decesso. Anche in passato, abbiamo analizzato la storia di Elisa Pilarski, chiedendoci che fine abbia fatto il suo cane.

Ultime notizie su Curtis, il cane di Elisa Pilarski

Pare che Curtis sia ancora vivo e monitorato da veterinari esperti in un rifugio: nonostante la richiesta di test del DNA, la sua colpevolezza non è mai stata provata e il cane rischia ancora l’eutanasia. La sua storia è stata anche raccontata in un saggio di inchiesta giornalistica e nel mentre vanno anche avanti le indagini e il processo. Sul banco degli imputati per omicidio colposo è finito il compagno di Elisa Pilarski, il quale avrebbe causato involontariamente la morte della giovane donna.

Questa l’accusa che viene rivolta all’uomo, in quanto secondo la legge francese avrebbe avuto atteggiamenti di “imprudenza, disattenzione, negligenza o violazione di un obbligo di prudenza”. Secondo quanto si apprende, infatti, Curtis appartiene a una razza che in Francia è considerata vietata e ci sono prove che attestano come l’animale sia stato importato dai Paesi Bassi con documentazione falsa riguardante la razza del cane. Due veterinari nominati dal tribunale hanno testimoniato nel frattempo che Curtis era “l’unico autore dei morsi che hanno causato la morte”, una tesi che però la controperizia dei legali di Christopher avrebbe smentito. La vicenda prima o poi arriverà a sentenza e si avrà una verità giudiziaria, quel che è certo è che una giovane donna è morta sbranata durante una passeggiata col suo cane.

Gabriele Mastroleo

Da sempre attento alle tematiche ambientali, collaboro con organizzazioni e associazioni del terzo settore che si occupano sia di questo tema, che di altre importanti tematiche sociali. La mia unica esperienza di politica rappresentativa è stata la candidatura a consigliere comunale con un partito ambientalista.

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