Dopo il lancio di ChatGPT e Bard, rispettivamente di proprietà di OpenAI e Google, Elon Musk lancia la sfida e annuncia l’intelligenza artificiale che spiegherà “la vera natura dell’universo”: i dettagli
Elon Musk, amministratore delegato della multinazionale Tesla e CEO di Twitter, lancia la sfida a OpenAI e Google in materia di intelligenza artificiale. Dopo la creazione di ChatGPT e Bard da parte, rispettivamente, delle due realtà sopra menzionate, Musk si è posto l’obiettivo di superare i software che, allo stato attuale, consentono di conversare con un’intelligenza artificiale.
L’intento, come annunciato dall’amministratore delegato di Twitter, non è solamente quello di fornire un prodotto che sia qualitativamente superiore rispetto a quello dei competitor, ma che miri anche a neutralizzare quella che, a detta del patron di Tesla, sarebbe la minaccia rappresentata dagli altri software attualmente impiegati.
Musk, che ha parlato di “distruzione della civiltà” da parte dell’intelligenza artificiale, nonché della possibilità che essa arrivi a compromettere seriamente l’esistenza, promette un chatbot con caratteristiche e funzionalità differenti. Scopriamo, dunque, quali sono le reali mire di Elon Musk, nonché la sfida lanciata alle altre società attive nel medesimo settore.
Qualche mese fa, persino Geoffrey Hinton – l’informatico che, in collaborazione con Google, ha contribuito allo sviluppo del primo software di AI – metteva in guardia gli utenti di tutto il mondo rispetto alla minaccia rappresentata dal chatbot. Nello specifico, il maggior timore dell’esperto era che l’AI, nel giro di breve tempo, potesse addirittura “arrivare a superare l’intelligenza umana“. Aspetto, quest’ultimo, che ha recentemente visto concorde Elon Musk, cofondatore di Tesla e CEO di Twitter.
L’imprenditore, nello specifico, ha affermato di essere seriamente preoccupato rispetto all’operazione di “distruzione della civiltà” che l’intelligenza artificiale, anche a fronte di una scarna regolamentazione in materia, potrebbe arrivare a provocare. Motivo per il quale, Musk ha deciso di lanciare la startup xAI, la quale, oltre a sfidare le dirette concorrenti ChatGPT e Bard (create, rispettivamente, da OpenAI e Google), intende anche configurarsi come un sistema più sicuro e controllato rispetto a quelli già in circolazione.
L’AI a cui l’imprenditore intende dar vita – assieme ad una squadra di tecnici ed ingegneri ex dipendenti delle società concorrenti – non verrà programmata da un punto di vista morale. Tuttavia, ha sottolineato il CEO di Twitter, “sarà massimamente curiosa” e, in particolar modo, si porrà come obiettivo quello di “comprendere la vera natura dell’universo“. Ma cosa si intende, più nello specifico, con un’affermazione di questo genere?
Come puntualizzato dal patron di Tesla, il chatbot (che la startup da lui gestita svilupperà) cercherà di fornire risposte a tutte quelle domande esistenziali che, al giorno d’oggi, non possiedono ancora una risposta. In aggiunta, xAI dovrà anche superare le concorrenti in quanto a sicurezza e a garanzie per gli utenti che la utilizzeranno, onde evitare di incappare nella creazione di strumenti dannosi che, a detta di Musk, potrebbero realmente mettere in pericolo la civiltà.
Per sviluppare la sua super-intelligenza artificiale, Elon Musk ritiene sia necessario un periodo di tempo compreso tra i 5 e i 6 anni. Gli obiettivi che il patron di Tesla si è dato, che verranno sviluppati e resi concreti dalla sua squadra di esperti (per la maggior parte ex dipendenti di Google e OpenAI), verranno messi a disposizione di tutti quegli utenti che intendano conoscere il mondo in tutte le sue sfaccettature e confrontarsi con un software “massimamente curioso“.
La startup, che Musk vorrebbe gestire separatamente rispetto alle altre realtà delle quali è a capo, porterà ovviamente dei benefici enormi a ciascuna delle sue aziende. Non resta che attendere, dunque, per scoprire se l’intelligenza creata dal patron di Tesla riuscirà nell’intento di superare le concorrenti.
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