Continua la discussione, con l’istituzione anche di un tavolo tecnico presso il ministero dell’ambiente, sull’emergenza orsi in Trentino.
Un tavolo tecnico per discutere in merito all’emergenza orsi in Trentino si è insediato ieri al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. Durante il vertice si è provveduto a fare il punto della situazione e provvedere all’avvio dei lavori della task force.
Nei giorni scorsi, venerdì, in seguito ad una riunione del tavolo tecnico a Roma, il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti, aveva spiegato come il Ministero era pronto ad impegnarsi per rintracciare delle zone dove poter trasferire i plantigradi in eccesso presenti in Trentino. Le discussioni proseguiranno domani. quando è già in programma un nuovo incontro a cui prenderanno parte anche le associazioni ambientaliste.
Domani, mercoledì 26 aprile, si terrà una nuova riunione del tavolo tecnico per la gestione dell’emergenza orsi in Trentino presso il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Come comunicato dallo stesso dicastero sul proprio sito, al vertice prenderanno parte oltre ai rappresentanti del Mase, di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ed i carabinieri, anche le associazioni ambientaliste che avevano protestato subito dopo l’insediamento del tavolo di ieri.
Al margine dell’incontro di venerdì, il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti ha spiegato che il Ministero dell’Ambiente è pronto ad impegnarsi per individuare delle zone dove possano essere trasferiti gli orsi in eccesso che ad ora sono presenti in Trentino. Una situazione che andrà affrontata, secondo Fugatti, in tempi rapidi. “Date le considerazioni fatte dal Ministero – ha concluso il presidente- noi ci riteniamo al momento soddisfatti”.
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Proseguono intanto le proteste degli animalisti contro lo spostamento degli orsi e soprattutto contro l’abbattimento di JJ4, l’orsa che ha aggredito e ucciso il giovane runner di 26 anni Andrea Papi nei boschi di Caldes (Trento) lo scorso 5 aprile. Un’ordinanza del presidente della provincia Fugatti aveva ordinato l’abbattimento, poi sospeso dal Tar che deciderà in merito il prossimo 11 maggio.
Molti, tra cui diverse associazioni, si sono opposti al provvedimento ed è stata lanciata anche una petizione online per salvare l’esemplare.
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