Proprio ieri su Ecoo abbiamo pubblicato lo studio condotto da Legambiente sui problemi dell’inquinamento ambientale, e già dobbiamo parlare proprio di questo. In Campania infatti -malgrado nessun telegiornale ne parli- il problema si aggrava sempre più e le polveri sottili intossicano l’aria che i campani respirano. Ma, oltre a convivere con le polveri, i campani devono fare i conti con un altro dramma: la diossina sprigionata dagli incendi nelle discariche abusive dell’area Nord di Napoli-provincia di Caserta (chiamata “Terra dei Fuochi“). Inutile sottolineare come questa aria malsana abbia causato nel giro di pochi anni moltissimi casi di tumori.
Il quartiere Pianura viene tristemente ricordata per i 40 anni di sversamenti di rifiuti tossici che l’hanno caratterizzata, anni che -senza troppe sorprese- sono stati caratterizzati da una crescente incidenza di morti per malattie tumorali e che ancora oggi ne riportano gli strascichi. La comunità di Bacoli, invece, nel 2007 è stata riconosciuta come vincitrice del triste primato di mortalità, neoplasie e deformazioni. Purtroppo, il vizietto di riversare le scorie tossiche nei laghi e nelle falde del napoletano (come nella zona di Chiaiano, dove è sorta una nuova discarica) minaccia di far insorgere nuovi casi analoghi e di mettere a rischio la salute di tutta la cittadinanza locale
A testimonzianza di questo scempio Made in Naples, e per scuotere le coscienze di tutti noi, è in progetto un documentario ambientalista intitolato “Altra Chernobyl” del quale desideriamo sottoporvi il trailer. Non dimenticate di commentare.
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