Il comune di Ravenna, in seguito alle alluvioni delle scorse settimane, ha preso un’iniziativa piuttosto singolare. Mettere in quarantena le auto ibride ed elettriche
Negli ultimi anni la vendita di auto ibride ed elettriche, ha subito un notevole aumento in Italia. Questo grazie ai numerosi incentivi ecologici messi a disposizione ogni anno degli acquirenti, ed anche alla cresciuta sensibilità per una mobilità ecologica. Ad rendere ancora più appetibile l’auto ibrida o elettrica, lo sconto se non la sospensione completa del bollo auto per almeno 5 anni. Ed inoltre molte persone hanno ritenuto necessario sostituire la propria vettura dato che tra breve le auto considerate più inquinanti non saranno in grado di circolare nei centri città.
Dunque in Italia nel giro di un paio d’anni, la presenza di auto elettriche ed ibride è aumentata notevolmente, grazie anche all’aumento del numero di colonnine per la ricarica messa a disposizione di tutti nelle stazioni di benzina e lungo le strade. Le notizie degli ultimi giorni invece penalizzano le auto elettriche ed ibride. Nello specifico in Emilia Romagna, nel comune di Ravenna.
Nel comune di Ravenna un’ordinanza del primo cittadino ha stabilito una quarantena di due settimane per le auto elettriche ed ibride. Questo è accaduto in seguito all’esplosione di una macchina elettrica all’interno di un’officina. Le auto elettriche ed ibride sono alimentate totalmente o in buona parte con elettricità data da una batteria. I modelli presenti in commercio dunque arrivati anche in Italia, sono solitamente preparati a proteggere il veicolo dalle intemperie, compresa l’acqua. Dunque essi dovrebbero essere al riparo anche se immersi da un’alluvione.
Nonostante le protezioni dell’auto elettrica siano posizionati in modo che batteria, motore e inverter siano fisicamente sigillati da involucri per proteggersi dall’acqua, esiste il pericolo reale di una fuga termica della batteria. Anche se può essere una probabilità piuttosto remota, le conseguenze potrebbero essere decisamente gravi, al punto da creare incendi ed esplosioni. La fuga termica della batteria non è altro che l’aumento della temperatura interna della batteria stessa in conseguenza ha delle reazioni chimiche mentre essa sia autoalimenta. Di conseguenza, un effetto a cascata surriscalda la batteria molto rapidamente e può metterla a rischio di incendi o piccole esplosioni. Per questo motivo il comune di Ravenna ha disposto che le auto elettriche sommerse dall’acqua debbano rimanere parcheggiate ad asciugare per almeno due settimane prima di essere nuovamente accese.
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