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Emilia Romagna: riserve e parchi naturali da visitare

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Ricca di natura, aree ed ecosistemi protetti l’Emilia Romagna si classifica come una delle regioni più verdi d’Italia: ecco i parchi e le riserve più belle.

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Aree ed ecosistemi protetti: l’Emilia Romagna una delle regioni più verdi d’Italia (Instagram) – Ecoo.it

Da Nord a Sud contare le bellezze del nostro Paese potrebbe diventare un’impresa ardua. Cultura, panorami mozzafiato ed esperienze uniche sono ciò che maggiormente spopola nell’immaginario collettivo quando si parla dell’Italia, eppure la natura è ciò che più ha da offrire.
Riserve, parchi, specie protette ed ecosistemi naturali sono il surplus perfetto che rende il nostro territorio impareggiabile.

A rendere giustizia in questo senso alle meraviglie italiane ci pensa l’Emilia Romagna, regione in cui è possibile esplorare la natura in maniera diretta. Ciò rende ancora più intenso il rapporto tra l’uomo e la natura, in cui si impara ad entrare in contatto con essa con rispetto ma anche con entusiasmo. Di seguito, tutto ciò che c’è da sapere in merito a questa regione.

Emilia Romagna e natura: cosa c’è da sapere

Zaino in spalla, tanto cammino e amore per la natura. Con questi requisiti si è già ad un buon punto di partenza per riuscire a cogliere in maniera quanto più autentica possibile la natura che circonda l’Emilia Romagna. Con due parchi nazionali, 17 parchi regionali e uno interregionale, a cavallo tra la Toscana e l’Emilia Romagna, e 17 riserve naturali la regione centro-settentrionale si presenta come una delle reti naturali più estese non solo del nostro Paese ma anche in tutta Europa.

Ma non è finita qui. Rete Natura 2000, che vede la tutela dell’Unione Europea di 159 siti di aree protette con il fine di tutelare le biodiversità delle specie animali e vegetali più rare e gli habitat naturali, classifica tra queste anche molte riserve e parchi naturali dell’Emilia Romagna. La regione è infatti incaricata di gestirne la tutela e garantire il corretto riequilibrio ecologico, permettendo a visitatori e turisti di beneficiarne a pieno.

Emilia Romagna e natura: cosa c’è da sapere (Instagram) – Ecoo.it

Per rendere il lavoro molto più mirato, ci sono gli Enti di gestione i quali si occupano delle specifiche aree in base alla zona regionale di appartenenza. L’estensione delle riserve e dei parchi naturali, che conservano le più importanti rarità della natura, vanno infatti dall’appennino tosco-emiliano fino alle coste adriatiche. Salvaguardare gli oltre 70 habitat naturali, le quasi tremila forme differenti di piante e quasi 400 specie di animali diventa così la priorità della regione.

Ma l’intento è estendere questa prelazione anche a tutti coloro che attraversano questo luogo. Se i dati snocciolati possono dare solo l’idea di ciò che la natura offre nell’Emilia-Romagna, avere una conoscenza approfondita di dove trovare questi luoghi incantevoli può aiutare nella loro protezione e tutela. Di seguito, l’elenco dei parchi e delle riserve regionali più belle.

Cosa visitare in Emilia Romagna: i parchi e le riserve più famose

Cosa visitare in Emilia Romagna: i parchi e le riserve più famose (Instagram) – Ecoo.it

Per quanto l’esplorazione di tutta la natura emiliano romagnola ci possa entusiasmare, farlo tutto in una volta risulta un compito alquanto arduo. Ma da qualche parte bisognerà pur cominciare. Per questo, ridurre la lista soltanto a cinque parchi regionali protetti e gestiti dall’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale può essere il primo passo per immergersi in questa spirale di rete naturalistiche. Il più famoso è il Parco Regionale Corno alle Scale, raggiungibile in un’ora di auto da Bologna e da Firenze, che grazie alle sue praterie e agli habitat alpini offre un connubio perfetto per spingersi nei suoi sentieri e fare dei percorsi di trekking.

Questi confina infatti con il Parco regionale dell’Alto appennino modenese, a cavallo tra Toscana ed Emilia Romagna. A seguire troviamo il Parco Regionale Abbazia di Monteveglio, che come indica lo stesso nome vede spiccare i resti del castello. A metà strada tra Bologna e Modena, è uno dei parchi più conosciuti e visitati in quanto è la sede del Consorzio dei vini dei colli bolognesi.

L’altro parco regionale molto noto è il Parco Storico Regionale Monte Sole, il quale abbraccia vari comuni sulle sponde dei fiumi Reno e Setta tra cui la città di Marzabotto. Nel pieno centro dell’appennino bolognese, Marzabotto è famosa per essere stata teatro dell’eccidio nazista nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale. Per questo, visitare questa riserva naturalistica con quasi mille specie di fiori è un’occasione per riunire storia e natura.

Il Parco Regionale Laghi Suviana e Brasimone, invece, è uno dei parchi più celebri per la possibilità di poter esplorare la natura attraverso escursioni ma anche sport acquatici. Infatti, nel mezzo di questo parco si trovano i laghi di Suviana e Brasimone, come indica il nome, e si trova tra Bologna e Pistoia. Se invece andiamo in direzione sud di Bologna verso i primi colli bolognesi troviamo il Parco Regionale Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, dove si possono esplorare le 150 grotte che costituiscono un patrimonio naturale inestimabile.

Infine, troviamo la Riserva Naturale Contrafforte Pliocenico, la quale fa parte della città di Bologna e abbraccia i comuni di Monzuno, Pianoro e Sasso Marconi. Mentre le altre riserve naturali più famose si trovano nel comune di Ferrara e sono la Riserva naturale Bosco della Mesola, la Riserva naturale Bassa dei Frassini – Balanzetta, la Riserva naturale Dune e isole della Sacca di Gorino, la Riserva naturale Po di Volano, la Riserva naturale Sacca di Bellocchio II, la Riserva naturale Sacca di Bellocchio III e la Riserva naturale Destra foce Fiume Reno.

Roberta Caiano

Figlia del Vesuvio dall'animo itinerante. Giornalista pubblicista per passione, escursionista di natura. Laureata in Teorie della comunicazione all'Università degli studi di Firenze, sono promotrice della sostenibilità e della bellezza in tutte le sue forme.

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