Le emissioni di co2 introdotte nell’ambiente nel corso del 2009 sono diminuite. Il risultato dovrebbe renderci soddisfatti, in virtù del minore impatto ambientale negativo provocato. Ma la notizia non è completamente positiva: a frenare il livello delle emissioni inquinanti nell’ambiente è infatti stato unicamente il minore ritmo di produzione, trainato al ribasso dalla crisi economico finanziaria che si è abbattuta sul vecchio Continente, rallentando le attività produttive e, di conseguenza, la generazione di diodssido di carbonio.
I dati, provenienti dal Regno Unito, riferiscono infatti di un livello di emissioni prodotte nel 2009 che è stato in forte calo rispetto all’anno precedente, pur non potendo essere attribuibile a comportamenti più virtuosi ed efficienti in termini di produzione e consumo energetico.
La determinante fondamentale di tale inversione di tendenza è infatti esclusivamente riconducibile al freno della produzione industriale, che ha ridotto la produzione di carbonio nell’anno oggetto di considerazione.
Pertanto, in virtù della lenta ripresa produttiva in atto, occorrerà compensare tale assunto trend con un efficientemento energetico e un comprortamento ecosostenibile più spinto sul fronte produttivo, affinché il vecchio Continente possa raggiungere gli obiettivi fissati per il 2020 in termini di tutela ambientale.
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