Continua la pubblicazione di dati sull’andamento del livello di inquinamento in ambito europeo. Gli ultimi elementi giunti a nostra disposizione sembrano tuttavia più attendibili di altri, poichè provenienti dalle elaborazioni degli impianti aderenti all’Emission Trading Scheme, e pertanto in grado di fornire uno spaccato maggiormente ampio del comportamento ecosostenibile delle industrie europee.
Stando alle elaborazioni compiute all’interno degli impianti che hanno abbracciato lo schema sopra introdotto (oltre 10 mila unità, da 27 Paesi) le emissioni nocive prodotte all’interno del vecchio Continente sarebbero cresciute nel 2010 di una proporzione di poco superiore ai tre punti percentuali rispetto all’anno precedente.
L’incremento non sembra tuttavia preoccupare oltre modo i responsabili che hanno curato l’analisi statistica, i quali ricordano innanzitutto come il livello attuale di emissioni sia inferiore ai picchi toccati nel 2008.
Il 2009 è invece stato l’anno della recessione economica, con un rallentamento delle attività produttive che non può che aver agevolato la contrazione delle emissioni nocive nell’ambiente.
Per quanto riguarda l’Italia, gli oltre 1.100 impianti aderenti all’Emission Trading Scheme avrebbero generato emissioni inquinanti per oltre il 4,5% rispetto ai livelli del 2009.
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