Il Commissario europeo per il clima, Connie Hedegaard, sembra avere pochi dubbi: entro 40 anni l’Europa riuscirà a ridurre dell’80% il livello delle emissioni di co2 rispetto alle soglie rilevate nel corso del 1990. Un traguardo ambizioso ma, a voler citare le parole del Commissario, “operativamente e tecnicamente conveniente”, e conseguibile mediante uno sforzo sinergico di tutti i Paesi membri.
Le linee guida per il perseguimento di questo obiettivo sono contenute all’interno della Roadmap to 2050, documento programmatico che mira a migliorare la diversificazione e l’ecosostenibilità delle fonti energetiche, garantendo nel contempo idonei livelli di occupazione nel mercato del lavoro.
Il conseguimento della meta di lungo periodo passerà inoltre attraverso traguardi intermedi, con un taglio del 25% delle emissioni rispetto agli attuali livelli entro il 2025, del 40% entro il successivo 2030, e del 60% entro il 2040, ultimo step intermedio prima del traguardo finale.
Un primo test sarà tuttavia riscontrabile nel breve termine, quando occorrerà vedere come gli operatori del settore industriale avranno reagito all’inasprimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni, portati in rialzo di cinque punti percentuali rispetto al precedente – 20%.
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