Le emissioni provengono anche dalle ambasciate e pertanto è essenziale puntare ad una diplomazia a impatto zero. Proprio questo è il nome del progetto messo in atto da LifeGate e dall’Ambasciata di Costa Rica in Italia, che intendono regalare a tutte le altre ambasciate presenti nel nostro Paese un calcolo specifico di tutte le emissioni da esse generate in seguito alle loro attività. Ogni ambasciata avrà dunque la possibilità di rendersi conto in maniera concreta del proprio impatto ambientale, proprio nel giorno in cui ricorre l’anniversario del Protocollo di Kyoto.
Il tutto ha l’obiettivo di mettere in atto un’adeguata forma di sensibilizzazione ambientale in vista della lotta ai mutamenti climatici, che rischiano di provocare danni ambientali di non poco conto. Ad esempio i mutamenti climatici mettono a rischio il ciclo delle piante. Ridurre le emissioni e il conseguente inquinamento dell’aria vuol dire prestare attenzione alla conservazione dell’ambiente. A questo proposito Alfio Piva, vicepresidente del Costa Rica, ha spiegato:
Costa Rica entro il 2021 sarà il primo paese al mondo a ridurre e compensare interamente le emissioni di CO2 generate.
Ma l’impegno in nome dell’ecocompatibilità deve provenire da tutti i Paesi del mondo nell’ambito di una collaborazione volta al sostegno della sostenibilità ambientale. Da non trascurare nemmeno la tutela delle foreste, altro punto importante nell’ambito della salvaguardia dell’ambiente. Si deve correre ai ripari, specialmente se consideriamo che secondo le ultime stime in tema di inquinamento le emissioni nocive sono destinate ad essere in crescita dal 2012.