In Gran Bretagna c’è un obiettivo importante da conseguire, che tutti noi auspichiamo venga non solamente colto in pieno dal governo locale, ma anche esteso ai più importanti Paesi inquinanti del vecchio Continente. La nazione ha infatti in mente di tagliare le emissioni di Co2 dell’80% entro il 2050, attraverso un progetto graduale di riduzione di tali emissioni nocive, che conterrà tuttavia delle graduali accellerazioni fino alla metà del secolo in corso.
Per delineare formalmente le varie linee guida che condurranno il Paese europeo nel conseguimento di questo ambizioso target, presto il governo presenterà il ribattezzato “2050 Patways”, un documento che conterrà i vari interventi necessari per consentire alla nazione di ridurre le emissioni della proporzione sopra ricordata, entro i prossimi quarant’anni.
In merito, registriamo le dichiarazioni del segretario all’Energia e al Cambiamento Climatico Chris Huhne, il quale ha affermato che la predisposizione del 2050 Pathways è oramai agli sgoccioli, e che entro la fine del mese di luglio vedrà alla luce uno dei documenti più attesi sul fronte ambientale internazionale.
Ciò che possiamo anticipare è una delle caratteristiche che contraddistingueranno gli interventi del progetto: una migliore diversificazione delle fonti energetiche, con una spiccata preferenza per quelle pulite e rinnovabili soprattutto sul fronte industriale.
Non potranno inoltre mancare dei piani di sensibilizzazione e di comunicazione ambientale, che possano creare una cultura ecologica soprattutto tra le nuove generazioni.
Immagine tratta da r4nt.com
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