Emissioni, davvero un problema. E intanto Greenpeace ha elaborato una classifica per capire chi in Italia produce maggiori quantità di anidride carbonica, sperando che la consapevolezza possa essere il punto di partenza per mettere in atto un senso di responsabilità adeguato a portare avanti la lotta contro l’inquinamento dell’aria. La prima posizione di questa interessante classifica è occupata dalla centrale Enel a carbone “Brindisi sud” con 13 milioni tonnellate di CO2 immesse nell’atmosfera nel corso del 2009. Seguono la Centrale Edison di Taranto e la raffineria Saras di Sarroch.
Dalle ultime stime è emerso che le emissioni di CO2 sono state in diminuzione nel 2009, ma la questione non va affatto sottovalutata, perché siamo ancora lontani dai limiti tollerabili che sono stati imposti al livello europeo. Il tutto chiaramente si configura come uno svantaggio per l’ambiente e per il nostro benessere. Si deve infatti tenere presente che le emissioni vanno combattute a vantaggio della nostra salute.
Fra le regioni italiane che da questo punto di vista non spiccano per la sostenibilità ambientale a causa delle emissioni troviamo al primo posto la Puglia, dove si trovano tre delle prime quattro strutture inquinanti. Un settore in cui la situazione delle emissioni nocive sembra essere migliorata è quello termoelettrico. Tutto ciò è dovuto anche al maggiore impiego delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica.
Greenpeace sottolinea come la crisi economica abbia influito nella riduzione delle emissioni, ma questo non è un dato su cui ci si può adagiare, infatti molto ancora si può e si deve fare per un impatto ambientale più accettabile.