Le principali associazioni di riferimento dell’industria civile dei trasporti aerei stanno cercando un accordo che permetta alle società operanti nel settore di poter conseguire degli obiettivi perseguibili di riduzione delle emissioni nocive nell’ambiente, contribuendo così alla contrazione dell’impatto ambientale finora prodotto da tale segmento dei trasporti, e permettendo nel contempo alle stesse società di poter proseguire nella strada di uno sviluppo ancor più ecocompatibile.
A riassumere il concetto di cui sopra è stato negli scorsi giorni Giovanni Bisignani, direttore generale della IATA (International Air Transport Association), secondo cui l’intera industria dei trasporti aerei è speranzosa che si possa raggiungere un accordo sulla riduzione delle emissioni nocive entro la fine del mese, durante la prossima riunione della ICAO (UN International Civile Aviation Organization) di Montreal.
La meta cui le compagnie aeree vogliono giungere attraverso le associazioni di riferimento è una sorta di frame work globale, compatibile con gli attuali piani di lotta al cambiamento climatico internazionale, che possa così inserirsi sinergicamente con gli auspici delle altre principali industrie dei trasporti.
Secondo alcune analisi di settore, inoltre, nei prossimi 10 anni l’industria dei trasporti aerei spenderà circa 1,3 trilioni di dollari per l’acquisizione di 12 mila nuovi velivoli, che saranno tra il 20 e il 25% più efficienti sul fronte dei consumi energetici, rispetto agli attuali standard.
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