Producete un quantitativo rilevante di emissioni nocive? Ebbene, non sarà solamente l’ambiente a scoraggiare questo comportamento, ma anche il mercato finanziario. Secondo una nuovissima ricerca, infatti, l’elevato livello di emissioni inquinanti creerebbe del pregiudizio anche al valore delle proprie attività lavorative, con un impatto che potrebbe addirittura superare i 200 mila dollari.
A sostenere quanto sopra è il recente studio, denominato “Voluntary Disclosures and the Firm-Value Effects on Carbon Emissions”, condotto sulla base dei risultati delle società facenti parte l’indice Standard and Poor’s 500.
Alla luce di quanto emerge dalle analisi delle corporate americane, ogni mille tonnellate metriche addizionali di emissioni prodotte, il valore di mercato della società diminuirebbe di circa 202 mila dollari.
Rapportando tali considerazioni a contesti a noi più prossimi, possiamo certamente affermare che l’aspetto della sostenibilità ambientale non potrà che accrescere, in futuro, la sua importanza sulla “torta” rappresentata dal valore di mercato di una società.
Impatto comunicativo e misure da intraprendere per riportare le emissioni su livelli consoni sembrano essere le determinanti fondamentali in grado di creare pregiudizio agli imprenditori meno virtuosi.
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