Emissioni, ricercatori stimano impatto ambientale dei siti web

Inquinamento
Una nuova ricerca – questa volta proveniente dalla Svezia – sostiene di poter misurare accuratamente quale possa essere l’impatto negativo ambientale dei siti web, in termini di emissioni di carbonio conseguenti allo sfruttamento dell’energia utilizzata per la gestione di portali e pagine sulla rete. Un’analisi di sicuro interesse, che ha mostrato qualche dato davvero sorprendente sul livello di inquinamento… di Ecoo e dell’intero web!

I ricercatori svedesi lo hanno chiamato Greenalytics, ed è un software capace di monitorare l’utilizzo di energia utilizzata per visitare uno specifico sito web, con calcolo dell’energia utilizzata dai server, dai gestori delle infrastrutture (come i routers) e di supporto del traffico dati necessario per consentire all’utenza di visualizzare la pagina desiderata.
 
Greenalytics somma poi questi dati per il numero esatto di utenti che visitano le specifiche pagine web, ponderandolo per il luogo di provenienza e per la durata di ogni singola visita. Quindi, si raggiunge il risultato finale, spesso impietoso.
 
L’obiettivo è, ovviamente, quello di sensibilizzare le compagnie operanti a supporto del web a rendere più le proprie strutture, e contenere così il negativo impatto ambientale derivante dall’utilizzo delle infrastrutture energetiche.
 
Volete un esempio? Per mantenere il sito www.greenalytics.org, quello che supporta la promozione del software, è stato necessario emettere nell’ambiente 1,6 chilogrammi di Co2, 0,24 grammi per visita, l’equivalente di un viaggio di 12 chilometri a bordo di un’auto.

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