A fare notizia è la scelta di Enel Energia, colosso dell’energia, di orientare i suoi prossimi investimenti nel nucleare. L’accordo è stato sancito con una start-up anglo-italiana.
Enel energia investe nel nucleare e lo fa a partire dal sodalizio con la start-up anglo-italiana NewCleo fondata da Stefano Buono. L’accordo prevede l’installazione di un nuovo impianto ad energia nucleare in Francia per il 2030. Il progetto nasce dell’ambito dei reattori nucleari di IV generazione e si propone di esplorare l’opportunità di collaborare e cooperare in virtù di nuovi approvvigionamenti energetici.
Il gruppo Enel assieme al fondatore della start-up, Stefano Buono, hanno reso pubblica la firma dell’accordo ormai in vigore. Il nucleare, sostengono le due parti, contribuirà al progetto comune di rifornire la nazione di energia stabile e sicura e al contempo diminuirà il volume degli attuali rifiuti radioattivi reimpiegandoli come combustibile per gli stessi reattori. Il primo impianto sorgerà per il 2030, come già anticipato, in Francia.
Ma come, il nucleare non era poco sicuro? Ricordiamo tutti l’infelice evento storico che ebbe luogo a Cernobyl nell’aprile dell’86. Ebbene Enel metterà a disposizione della Francia personale altamente qualificato con il compito preciso di lavorare al reattore, alla sua progettazione e messa in funzione.
L’obiettivo è quello di regalare alla nazione il primo reattore d’oltralpe a marchio Italiano. Enel è infatti il primo gruppo ad investire in un reattore al di fuori dei confini italiani. Newcleo si occuperà della progettazione e della realizzazione del primo mini-reattore veloce raffreddato a piombo. La potenza sarà di 30 MWe e sarà operativo per il 2030. L’acronimo a cui è associato il reattore è LFR.
Il combustibile nucleare utilizzato sarà a base di ossido misto, urano e plutonio e sarà ricavato dalle scorie nucleari già esistenti. Per la fabbricazione di questo combustibile newcleo si impegna in parallelo a costruire un impianto MOX deputato all’alimentazione dei reattori.
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