L’American Wind Energy Association, associazione di riferimento per l’energia eolica nel Nord America, e non solo, ha dichiarato che lo sviluppo di impianti eolici commerciali ha subito un calo durante il 2010, per una flessione che ha avuto modo di farsi notevolmente più grave nel corso del terzo trimestre dell’anno in corso, periodo in cui le nuove installazioni di impianti per lo sfruttamento dell’energia del vento avrebbero toccato il minimo dal 2007.
Ma quali le cause dietro questa contrazione dello sviluppo? L’Associazione non sembra avere grandi dubbi, e imputa alla bassa domanda energetica nei principali mercati statunitensi la determinante fondamentale del rallentamento nella crescita dell’industria dell’energia eolica, facendo tuttavia un secondo riferimento alla mancanza di una convinta e rinnovata politica energetica, cui si sta cercando di mettere una pezza proprio in questi giorni.
Secondo i dati forniti dalla SNL Energy, durante i primi tre trimestri del 2010 sarebbero stati connessi alla rete energetica nazionale circa 2.180 MW di nuova capacità energetica eolica, con un calo del 64% rispetto ai 6.125 MW che furono realizzati e connessi nello stesso periodo dello scorso anno.
Ancora, nei primi nove mesi del 2010 sarebbero state installate un totale di 1.308 turbine, contro le 3.393 turbine dei primi nove mesi del 2009. Il “taglio” medio di ogni singola turbina nel periodo ora oggetto di considerazione è stato pari a 1,67 MW nel 2010, contro 1,81 MW del 2009.
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