Che la parte settentrionale del vecchio Continente sia l’area europea maggiormente attenta sul fronte dell’energia eolica, vi sono pochi dubbi. Le iniziative di sfruttamento del vento approvate nel Regno Unito, in Norvegia, e in altri Paesi dell’area, stanno infatti dando un ottimo impulso all’eolico dell’intero Continente, compensando i ritardi cronici, sul tema delle eco-energie, che invece riguardano altri lidi.
Dalla Scozia giunge ora una nuova notizia piuttosto interessante in materia di eolico, che potrebbe permettere al Paese di diventare una delle due o tre nazioni leader europee leader nel campo. Il Paese ha infatti deciso di investire oltre 220 milioni di sterline per sviluppare in maniera più convinta il business intorno all’eolico off-shore, mediante la produzione di componentistica utile per le turbine e i parchi eolici su mare aperto.
La notizia di cui sopra è stata confermata nelle ultime ore dal governo locale, che ha anche voluto precisare come gli intenti siano quelli di realizzare almeno 750 turbine eoliche all’anno, utilizzabili in parte per permettere alle aziende pubbliche e private scozzesi di avviare progetti nello stesso settore eco-energetico, in parte per consentire di soddisfare la domanda proveniente dall’estero.
Oltre che sull’export, la Scozia sembra tuttavia puntare in maniera decisa soprattutto sull’utilizzo delle risorse nazionali. Il Paese può infatti contare su un’esposizione ottimale, e desidera incrementare rapidamente il volume di capacità energetica relativa allo sfruttamento dell’energia eolica settentrionale.
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