La Commissione Europea ha recentemente reso disponibile l’EU Energy trends to 2030, un’analisi che – come intuibile – mira a comprendere in che modo si potranno sviluppare gli scenari in materia di energia e progresso ecocompatibile, da oggi fino al 2030. Il report ha posto l’accento soprattutto sull’andamento del settore dell’energia eolica, che dovrebbe contribuire in maniera prevalente a coprire i nuovi investimenti nelle energie rinnovabili.
Sostiene infatti l’analisi che oltre il 40% delle nuove installazioni effettuate in materia di energie rinnovabili all’interno dei confini continentali riguarderanno la predisposizione e la gestione di impianti eolici, offshore e onshore. Una quota che andrà a consolidarsi nel corso degli anni, fino a contribuire in maniera decisiva all’auspicio targato 2030, quando circa due terzi della capacità energetica proverrà da fonti rinnovabili.
Se le stime della Commissione dovessero tramutarsi in realtà, ciò significherebbe che nell’anno considerato solamente un terzo della produzione energetica avrà rilevanti impatti ambientali, con una prevalenza del gas e del carbone, che insieme occuperanno ancora il 30% della produzione di energia europea.
Accorciando infine l’orizzonte temporale, la Commissione auspica che entro il 2020 il solo eolico possa coprire circa il 15% dell’energia prodotta in Europa, soddisfacendo il fabbisogno energetico di circa 120 milioni di famiglie.
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