Greenpeace e il Consiglio Globale sull’Energia Eolica hanno diramato l’ultima edizione dello studio annuale Global Wind Energy Outlook, nel quale predicono che grazie alle corrette politiche di incentivazione del suo utilizzo, l’energia eolica riuscirà a soddisfare il 12% della domanda globale entro il 2020, e il 22% del fabbisogno di elettricità planetario entro il successivo 2030.
Ancora più in particolare, Sven Teske, un esperto di Greenpeace International, avrebbe affermato che l’industria dell’energia eolica in generale, e in maniera più specifica l’industria del segmento cinese, avrebbe intrapreso un periodo di rapida espansione che dovrebbe condurla a diventare una delle protagoniste dell’energia globale.
Teske ha a tal proposito annunciato che nel 2010 i 600 mila lavoratori dell’industria eolica avrebbero installato una nuova turbina ogni 30 minuti, un terzo delle quali erette nella sola Cina, e che entro il 2030 il mercato dell’energia eolica dovrebbe divenire tre volte più grande delle attuali dimensioni, con investimenti complessivi per oltre 200 miliardi di dollari, e con obiettivi per una nuova turbina ogni sette minuti.
Entro la data del 2020 la Cina sarà destinata a guidare il business dell’energia eolica, con una potenza energetica complessiva installata pari a 253 GW. Gli Stati Uniti subiranno invece la formazione di un gap crescente rispetto al gigante asiatico.
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