Un recente studio riportato parzialmente sul Business Green potrebbe indurre a scommettere sul futuro delle turbine eoliche “galleggianti”, particolari unità componenti innovativi impianti eolici, in grado di essere installate in location off-shore prima inaccessibili alle tradizionali turbine, con ovvii benefici in termini di produzione di energia rinnovabile dallo sfruttamento della forza del vento.
In particolare, l’analisi rivelerebbe che i maggiori costi fissi legati all’acquisizione delle turbine eoliche “galleggianti” sarebbero ampiamente compensati dalla possibilità di poter ottenere energia eolica in aree a forte intensità del vento, dove la profondità dell’acqua è elevata, e dove, pertanto, le turbine tradizionali non potrebbero aver utilizzo.
Lo studio in questione, realizzato dall’Istituto ETI (Energy Technologies Institute), sembra quindi confortare il potenziale sviluppo a breve termine delle turbine eoliche, visto e considerato che nel Regno Unito, nelle zone con maggiore profondità dell’acqua, vi sarebbe altresì la migliore possibilità di sfruttare adeguatamente la forza del vento.
Le turbine galleggianti potrebbero trovare quindi pronta applicazione nel mercato dell’energia eolica, fornendo nuovi livelli di efficienza alle aziende occupate nel campo delle energie rinnovabili.
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