Secondo quanto dichiarato da Simone Togni, segretario generale dell’Associazione Nazionale Energia del Vento, entro il 2020 l’energia generata dallo sfruttamento della forza del vento sarà in grado di coprire circa il 10% del fabbisogno energetico a fini di consumo, consentendo inoltre all’Italia di poter produrre dei riflessi molto positivi sul fronte occupazionale, con una stima pari a oltre 40 mila lavoratori impiegati nel segmento.
Il segretario dell’Anev, parlando durante l’evento Zeroemission Rome 2010, ha poi precisato che attualmente il settore dell’energia eolica copre il 2% dei consumi nazionali. Una percentuale ancora ben lontana dalla doppia cifra, ma che si auspica possa crescere fino a quintuplicarsi, in vista degli investimenti e degli incentivi da programmare nel segmento.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, Togni ha poi precisato che già ora l’eolico garantisce un’occupazione a circa 25 mila persone, che potrebbero crescere di almeno altri 15 mila unità nel corso dei prossimi dieci anni.
La grande incognita riguarda però la possibile evoluzione dinamica del settore, che come gli altri settori appartenenti al panorama delle energie rinnovabili pare non possa prescindere dalla previsione di adeguati ecoincentivi.
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