L’energia nucleare è indispensabile per garantire il completo soddisfacimento del fabbisogno energetico delle nazioni? Secondo quanto sostiene la BEE, la Bundesverband Erneuerbare Energie, la risposta è negativa. Certo è che la BEE, che rappresenta gli interessi degli operatori delle energie rinnovabili, meno propensi alla spinta nucleare – non può essere considerata proprio al di sopra delle parti: qualche considerazione interessante vale però la pena esser ribaltata sulle nostre pagine.
La BEE ricorda infatti che appena quattro anni fa in Germania erano presenti appena sei reattori nucleari. Nonostante questa potenza energetica nucleare piuttosto contenuta, la lobby tedesca afferma come all’epoca il Paese europeo fosse già in grado di garantire un elevato surplus energetico, esportando pertanto parte della propria produzione.
Ancora, la BEE ricorda che il potenziale eco-energetico tedesco sarebbe così elevato da poter garantire, entro il 2020, la copertura di quasi metà del fabbisogno energetico nazionale.
L’associazione auspica pertanto una dismissione delle centrali nucleari, il cui abbandono graduale non dovrebbe portare alcun pregiudizio alla continuità di produzione energetica della nazione europea, già ora una delle più attente per quanto concerne il progresso delle eco-energie.
La BEE ha infine espresso dubbi sulla decisione del cancelliere Angela Merkel di sospendere per tre mesi l’inizio dei lavori per l’allungamento operativo dei reattori nucleari più anziani presenti nel Paese, augurandosi che più che “sospensione”, si possa parlare presto di una decisione permanente.
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