Con l’allontanarsi delle preoccupazioni per l’impianto di Fukushima (allontanamento soprattutto mediatico, visto e considerato che la situazione è ben lungi dal risolversi in via definitiva), sembra che le voci di coloro che a vario titolo desiderano sostenere lo sviluppo nucleare stiano tornando a farsi piuttosto forti e decise. L’ultimo esempio ci viene offerto dall’analisi della E.ON.
Stando alle dichiarazioni fornite dal chief executive officer della società, Johannes Teyssen, riportate dal Boersen Zeitung, la E.ON ritiene che le energie rinnovabili come l’energia solare e quella eolica non saranno in grado di sostituire l’energia nucleare in Germania.
Per gli oppositori al nucleare, il lato positivo dell’analisi del manager della società energetica è comunque offerto dall’orizzonte temporale: la considerazione fa infatti riferimento ai prossimi dieci anni, lasciando pertanto intendere che nel lungo periodo l’impatto del nucleare sul sistema energetico nazionale e continentale possa essere abbattuto.
Il manager di E.ON ha infine ribadito la necessità di spingere sugli impianti di gas naturale, che potrebbero compensare la perdita di capacità energetica qualora il Paese decidesse di chiudere i propri impianti nucleari.
Attualmente, l’energia nucleare ha un peso pari al 23% del totale della produzione energetica tedesca.
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