[galleria id=”759″]A Roma, in chiusura della campagna elettorale, il partito dei Verdi ha voluto rendere note quelle che in futuro saranno con tutta probabilità le sedi di centrali nucleari in Italia. Tra le prime ad essere costruite, fanno sapere, quelle nei comuni di Caorso, Montalto di Castro e Trino Vercellese. Ad essere sede del deposito di scorie radioattive, invece, ci penserà il comune di Garigliano (tra il Lazio e la Campania). In questa occasione, il partito ecologista non ha nemmeno perso tempo per criticare il lavoro del Governo, che a quanto pare sta oscurando al massimo l’argomento.
Angelo Bonelli (che ad inizio mese è stato ricoverato dopo lo sciopero della fame), da Montecitorio, ha tenuto banco e ha mostrato ai presenti e alla stampa una mappa delle probabili centrali nucleari che verranno instaurate sul territorio italiano. Lo stesso presidente dei Verdi ha poi aggiunto “Il Governo non ha avuto il coraggio di rivelare prima delle elezioni regionali i luoghi in cui verranno costruite le centrali“. Coraggio o, più che altro, convenienza? Inoltre, Bonelli sottolinea che “verranno sprecati almeno 30 miliardi di euro dei contribuenti italiani“. Alla faccia della crisi!
Di seguito, vi elenchiamo quelle sedi nucleari citate dai Verdi: Caorso (Pc), Trino Vercellese (Vc), Monfalcone (Go), Chioggia (Ve), San Benedetto del Tronto (Ap), Scarlino (Gr), Montalto di Castro (Vt), Borgo Sabotino (Lt), Garigliano (Lt-Ce), Termoli (Cb), Mola di Bari (Ba), Scansano Jonico (Mt), Oristano, Palma di Montechiaro.
Immagini tratte da:
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